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Dallo spaccio al traffico di armi con l’Albania, espulso dall’Italia

E’ stato accompagnato ieri a Fiumicino e messo su un volo per l’Albania il 35enne albanese espulso dall’Italia per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

In Italia dal 2000, a Terni con un lavoro stabile per i primi anni, che gli aveva permesso di portare in Italia la famiglia. Dal 2013 ha preferito dedicarsi ad altre attività, come lo spaccio di sostanze stupefacenti e il traffico internazionale di armi con l’Albania, reati per i quali aveva riportato numerose condanne, oltre a quelle per lesioni e minacce.

Inevitabile il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno, contro il quale, però, l’uomo aveva presentato ricorso al Tribunale per i Minorenni di Perugia, motivandolo con il fatto di avere un figlio minore a Terni.

La decisione del Tribunale è stata però negativa, tenendo conto dell’interesse del minore, il Giudice ha ritenuto che il genitore, disoccupato da anni, con “il suo stile di vita contrario ai principi di una sana vita familiare … non può certo costituire una valida figura di riferimento per il figlio”, mettendo perciò la parola fine al tentativo di restare in Italia dell’uomo.

L’operazione di ieri rientra nell’attività di monitoraggio, effettuata costantemente dalla Polizia di Stato, finalizzata alla verifica della permanenza delle condizioni che determinano il soggiorno degli stranieri sul Territorio Nazionale, attività portata avanti con controlli capillari da parte della 3° Sezione dell’Ufficio Immigrazione, sia con riscontri documentali, che con servizi mirati di controllo del territorio.

Foto: (archivio) Ternilife ©

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