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Al museo di Amelia i reperti archeologici della collezione Aldega

Abbracciano un lungo periodo che va dall’età arcaica al XVII secolo, passando attraverso l’epoca classica e tarda i reperti della collezione Maria Gioia e Marcello Aldega che sarà presentata oggi, alle 18 al museo archeologico e pinacoteca “Edilberto Rosa”. La prestigiosa raccolta di antichità archeologiche è composta da oltre trecento pezzi, frutto del deposito a lungo termine della Fondazione Aldega. La nuova collezione archeologica si ascrive a produzioni magno-greche, romane imperiali e tardo-antiche ed etrusco-romane ed è composta da ceramiche, terrecotte, elementi lapidei, reperti bronzei, reperti numismatici in bronzo ed argento, gemme intagliate ed un oggetto in osso.

All’iniziativa culturale ci saranno i rappresentanti della famiglia, l’assessore alla cultura, Laura Proietti, e i responsabili di Sistema Museo. Le visite nel periodo aprile-maggio saranno possibili i venerdì e i prefestivi dalle 15 e 30 alle 18, i sabati e le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

Da giugno a settembre invece da giovedì a lunedì, pre festivi e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 e 30.

“L’esposizione – dichiara l’assessore Proietti – è un importante momento per la cultura. Non si tratta di un lascito ma di un gesto esemplare, un’iniziativa scientificamente valida e catalogata, perché delle memorie private si sono unite ad un patrimonio storico e artistico della città già esistente con il solo scopo di valorizzare il  tessuto e il patrimonio culturale”.

“La Fondazione – dichiara il sindaco Pernazza – rappresenta una grande risorsa per la nostra città e per il patrimonio culturale di tutti. Voglio ringraziarla per questa opportunità di far fruire beni così preziosi a tutta la comunità dando ulteriore lustro al nostro museo”. Secondo Pernazza quello con la Fondazione è un rapporto che si va sempre più consolidando. “Ricordo solo alcune tra le principali iniziative e collaborazioni già avviate come la donazione a favore del comune di una scultura in bronzo di Vincenzo Gemito con una dedica dell’autore a Benito Mussolini, una mostra allestita nel 2008 di Giuseppe Cades e dintorni 1713/1871, il restauro di reperti provenienti dalla Necropoli dell’ex consorzio agrario, borse di studio agli studenti per il Premio Santa Fermina, donazioni a favore della città della Solidarietà intestata a don Sandro, il restauro della pala dell’altare della chiesa di S. Girolamo, conferenze e convegni in memoria di Maria Gioia Ottavini (moglie prematuramente scomparsa di Marcello Aldega) sul teatro orientale e le danze moderne arricchite dalla presenza di importanti professori universitari e studiosi della materia”.  Foto: (archivio) Terni Life ©

 

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