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“Beni relazionali, virtù e premialità”. Cesvol Terni e Università insieme per un’economia civile

Si intitola Beni relazionali, virtù e premialità e proporrà riflessioni a partire dal “Trattato delle virtù e dei premi” di Giacinto Dragonetti, economista civile settecentesco, l’iniziativa che si svolgerà mercoledì 22 marzo, alle 17,  nell’aula magna del Dipartimento di Economia, in via Papa Zaccaria 8 – 10 a Terni.

L’incontro, che rientra nel programma degli Eventi Valentiniani, è promosso dal Cesvol di Terni e dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, Polo scientifico e didattico di Terni. Dopo i saluti di Massimo Curini, delegato del rettore per il Polo Scientifico e Didattico di Terni, Loris Nadotti,  presidente del consiglio intercorso di laurea Economia Aziendale  e magistrale del Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, di Francesca Malafoglia, vice sindaco ed assessore al welfare del Comune di Terni, Monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia e Giuseppe Flamini, presidente della Camera di Commercio di Terni, introdurranno i lavori Lorenzo Gianfelice, presidente del Cesvol di Terni e Cristina Montesi, del dipartimento di economia del Polo scientifico e didattico di Terni. A seguire la presentazione a cura di Simone Poledrini, del  Dipartimento di economia, Polo didattico di Terni, e la relazione di Luigino Bruni, dell’Università Lumsa di Roma, su “Beni relazionali, virtù, premi.

Seguirà la premiazione delle imprese “civili” che hanno partecipato, con la loro testimonianza, al ciclo di seminari “Insieme per un’Economia Civile”. A chiudere l’incontro, coordinato da Silvia Camillucci, coordinatrice del Cesvol di Terni, sarà Fabio Paparelli, vicepresidente della Regione Umbria. L’evento è a corollario del ciclo di incontri formativi “Insieme per un’economia”, che si è articolato in sette eventi nella sala polivalente del Cesvol di Terni. Il ciclo di seminari ha rappresentato un’occasione per scoprire e valorizzare le buone pratiche già in atto sia sul versante della “civilizzazione” delle imprese che del miglioramento del rapporto mezzi/fini agito dalle associazioni per legare più saldamente il mondo della solidarietà a quello dell’imprenditoria locale, per promuovere nuove relazioni di cooperazione tra questi due mondi. Foto: web ©

 

 

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