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Carrefour è #Carrefuori: a Terni sciopero e presidio contro i licenziamenti

“La cosa peggiore è vedere che dopo tutti i nostri sacrifici e una disponibilità totale, anche al lavoro h24, la risposta dell’azienda è ancora una volta contro i lavoratori, con 500 licenziamenti annunciati in Italia, che per adesso non dovrebbero riguardare Terni, ma che non per questo ci fanno meno male e che di certo non ci lasciano dormire sonni tranquilli”.
Sono arrabbiati e delusi i lavoratori e le lavoratrici di Carrefour di Terni che oggi, 27 gennaio, hanno incrociato la braccia per l’intero turno di lavoro (con un’alta adesione, oltre il 50% della forza lavoro disponibile) ha manifestato davanti al negozio di via Bramante, in occasione dello sciopero nazionale del gruppo, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil proprio in risposta al piano di 500 licenziamenti annunciato dalla multinazionale francese.
“Parliamo di uno dei gruppi che in Italia negli ultimi anni ha dato vita alla liberalizzazione più sfrenata di orari e forme di precarizzazione del lavoro, con un ampio ricorso agli interinali e, in alcuni negozi di altre regioni, anche ai voucher – commentano Claudio Aureli, Sergio Sabatini e Massimiliano Ferrante, per Filcams, Fisascat e Uiltucs di Terni – ma questo evidentemente non ha prodotto, come era prevedibile, i risultati sperati, a dimostrazione del fatto che non è sfruttando di più il lavoro o dilatando all’infinito le aperture che si risolve una crisi strutturale della domanda e dei consumi”.
La mobilitazione dei lavoratori Carrefour proseguirà domani con scioperi e presidi nelle principali città italiane (a Roma manifestazione in piazza Montecitorio), per respingere con fermezza una decisione “grave e incomprensibile” da parte dell’azienda, “tanto più – sottolineano i sindacati – in una situazione di, seppur tenue, ripresa”.
Foto: Filcams Cgil ©

 

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