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Ritirate dall’Umbria confezioni di uva sultanina potenzialmente tossiche

Ritirate dall’Umbria, così come dal Lazio e dalla Toscana, confezioni di uva sultanina che potrebbero essere contaminate e risultare tossiche.

“Corso Fruit Srl (con sede in località Cornacchiola a Canepina, in provincia di Viterbo) – come si legge nel comunicato dell’azienda – ha richiamato alcuni lotti di uva sultanina in seguito alla segnalazione da parte di un fornitore della presenza di una micotossina denominata ocratossina, nella materia prima importata dall’Iran.

La contaminazione è stata segnalata anche attraverso il sistema di allerta comunitario Rasff. Il provvedimento riguarda confezioni di uva sultanina vendute nei formati da 250 grammi, 1 kg e 10 kg, commercializzate nelle regioni Lazio, Umbria e Toscana.

Il richiamo è limitato esclusivamente ai lotti sottoindicati: 1240-0717, 1272-0717, 1290-0717, 1301-0717, 1374-0817, 1387-0817, 1435-0817, 1475-0817, 1628-0917, 1629-0917, 1630-0917, 5105”. Anche i Ministero della Salute, dal primo gennaio, ha dedicato un’apposita sezione riservata ai “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”.

Un servizio a disposizione degli operatori con il fine di informare tempestivamente la popolazione sui rischi di un alimento contaminato o non sicuro. “Questo progetto di comunicazione – come spiega il Ministero della Salute – intende avvalersi di strumenti capaci di trasmettere le informazioni in modo rapido ed efficace, che permettano di raggiungere un’ampia varietà di consumatori”.

Foto: web ©

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