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CONSIGLIO COMUNALE, OK DELLA MAGGIORANZA AL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

Il consiglio comunale, al termine della seduta iniziata stamattina, ha approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale proposto dalla giunta per appello nominale con 18 voti a favore dei consiglieri di maggioranza presenti in aula e 11 voti contrari delle opposizioni.

In precedenza il consiglio aveva proceduto al voto sugli atti d’indirizzo, bocciando quello di Enrico Melasecche (11 voti a favore e 18 contrari) e approvando quello proposto da Andrea Cavicchioli (con 18 voti a favore e 11 contrari) e sugli emendamenti presentati a cominciare da quello tecnico illustrato dalla giunta, che è stato approvato con 18 voti a favore e 11 contrari.

Sono poi stati messi ai voti e bocciati tutti gli emendamenti delle opposizioni: prima quello di Marco Cecconi sulla questione della cessione quote delle farmacie che è stato respinto con 18 voti contrari e 11 a favore. Bocciati anche i sei emendamenti del M5S il primo con 8 voti a favore 3 astensioni e 18 voti contrari, il secondo con 9 voti a favore, due astensioni e 18 voti contrari; il terzo con 11 voti a favore e 18 contrari; il quarto con 9 voti a favore due astensioni e 18 voti contrari; il quinto emendamento con 11 voti a favore e 18 contrari; il sesto emendamento con 11 voti a favore e 18 contrari.

Durante il dibattito che si era prolungato nel pomeriggio Andrea Cavicchioli, presidente del gruppo del Pd aveva detto: “Quello che abbiamo intrapreso è un percorso per il risanamento dell’Ente che servirà a chiunque verrà dopo di noi. Un percorso intrapreso con la procedura prevista dalla legge per il piano di riequilibrio che prevede dunque tutta una serie di controlli e perciò quanto discusso stasera sarà accuratamente verificato dagli organi competenti”. “Sarebbe tuttavia un peccato buttare il bambino con l’acqua sporca – ha aggiunto Cavicchioli – perché io penso ci siano le condizioni per reagire, per dare una prospettiva alla città per guardare il futuro, ma prima di tutto dobbiamo mettere a posto le cose a casa nostra”.

“Le criticità – ha detto ancora il presidente del gruppo del Pd – devono essere affrontate con uno scatto di reni a cominciare dall’interno della macchina amministrativa del Comune”. “Le due riforme che abbiamo fatto non hanno prodotto i risultati che ci attendevamo: forse abbiamo perso del tempo, ma questi processi per far funzionare la macchina sono ineludibili”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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