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PREDISSESTO FINANZIARIO, IL COMUNE DEVE TROVARE 11 MILIONI DI EURO

Una manovra da 11milioni di euro, da individuare nei prossimi cinque anni, è oggetto del piano di rientro economico del Comune di Terni, ad oggi in grave sofferenza.

La terza commissione consiliare permanente, convocata dal presidente Sandro Piermatti, si riunirà martedì 27 dicembre dalle ore 11 in sala consiliare a Palazzo Spada. All’ordine del giorno l’audizione dei membri del collegio dei revisori dei conti e l’espressione del parere della commissione sulla delibera di giunta comunale 348 del 21.12.2016 sull’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2017 / 2021 ai sensi dell’art. 243 bis del TUEL.

La Giunta, nei giorni scorsi, ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale con l’obiettivo di consolidare e ristrutturare il bilancio dell’Ente. “Si tratta – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – di un atto di chiarezza e trasparenza nei confronti della città. Andiamo a prendere atto della situazione che si è venuta a determinare nel corso del degli anni e che oggi diventa emergenziale con le nuove regole di finanza pubblica che chiedono impegni gravosi sul fronte degli accantonamenti.

Una situazione simile a tanti altri enti locali, che hanno tutti grande difficoltà di bilancio.  Noi abbiamo risposto con un atto incentrato sull’assunzione di responsabilità e sulla governabilità dell’Ente. Contiamo di coprire il disavanzo di amministrazione, i debiti fuori bilancio, di raggiungere un solido equilibrio di bilancio,  puntando innanzitutto su un piano tangibile di alienazioni di beni non essenziali per lo svolgimento dell’attività amministrativa dell’Ente, efficientando ulteriormente le spese dell’Ente.

Un impegno rilevante, uno sforzo notevole da seria e capace forza di governo, con l’impegno di raggiungere l’obiettivo senza utilizzare la leva della pressione fiscale, di non ricorre al fondo di rotazione nazionale che richiederebbe come contropartita una eccessiva penalizzazione contabile e fiscale per il Comune e per la Città, in uno spazio minimo di tempo – cinque anni – per non gravare sulle future amministrazioni del Comune. Una sfida non facile ma necessaria per dare prospettive al bilancio e per consentire una azione di governo della città”.

C’è chi, dai banchi di palazzo Spada, ha da ridire, come il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi. “Il sindaco Di Girolamo e il suo assessore al bilancio – scrive Cecconi – hanno passato il segno: anticipando ai media locali quello che i consiglieri ancora ignorano completamente, pur essendo chiamati ad assumersi il 28 e il 29 dicembre prossimi, con il proprio voto, la responsabilità del predissesto e del relativo piano.

Così, tanto per fare un po’ di fumo pre-natalizio e provare a dare a bere all’opinione pubblica che tutto va bene madama la marchesa. Il trucco – continua Cecconi – è sempre lo stesso e il giudizio va di conseguenza”.

Il consigliere prosegue accusando l’amministrazione di aver fornito informazioni non veritiere. “A chi cercheranno di vendere la Fontana di Trevi, questa volta, come nel celebre film di Totò? A chi cercheranno di svendere le farmacie comunali e tutta una serie di beni mobili, per tappare i buchi? A quali cifre? E tutta la partita del dare/avere tra Palazzo Spada e ASM è ricompresa oppure no nei 15milioni e mezzo di debiti?

Solo adesso ci si accorge che l’appalto per il CAOS è un salasso per le tasche dei ternani? Chi altro verrà a bussare alla porta, se per il contenzioso vengono accantonati qualcosa come 4milioni di euro? E di quali tagli alle mense si parla, se l’appalto per la refezione scolastica – proprio una delle cose su cui sta indagando la Procura – prevedeva oltre 20milioni di euro e gli interessati, stando alle intercettazioni, lo giudicavano un buon affare?”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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