buffetti
buffetti
cottorella
tecno adsl
Italia Life

EX TELETERNI NON C’È PIÙ. MESSA IN LIQUIDAZIONE E LICENZIATI 12 DIPENDENTI

(R. F.) Dodici posti di lavoro persi e una voce indipendente che non c’è più. Questa è la fine ingloriosa di Umbria Uno, ex Teleterni, la seconda tv d’Italia via cavo dopo TeleBiella. Nuova Teleterni Radio Tv Srl, con sede legale a Napoli, è stata messa in liquidazione lo scorso 25 novembre. Ad oggi, poche le speranze rimaste ai dipendenti di ricevere chi 10 chi 6 mesi di stipendio maturati, Tfr, ferie e permessi non goduti. 

Teleterni, così chiamata e conosciuta da tutti, ha 40 anni di esperienza alle spalle. Nata nel 1973 ha raccontato ogni giorno, puntuale, la cronaca bianca, nera e giudiziaria di questa città. Ha curato la cultura e gli spettacoli, ha dato ampio spazio a tutti gli sport e alla sua Ternana. Ha condotto programmi di approfondimento, ha dato sempre uno spaccato fedele della sua Terni.

Oggi tutto questo non c’è più. Una chiusura passata in sordina tra l’opinione pubblica e le istituzioni, licenziamenti che non hanno fatto “notizia”. I dipendenti della televisione oggi non hanno più voce in capitolo. Subiscono la chiusura e si vedono costretti a stare a casa. Dal 2015, quando ci fu l’ultimo passaggio di proprietà, i giornalisti e tecnici hanno visto il tracollo di fonte ai loro occhi, giorno per giorno.

L’Associazione stampa umbra Asu e la Slc Cgil “esprimono forte preoccupazione a seguito dell’incontro avuto con l’azienda e la direzione responsabile sulle prospettive future dell’emittente televisiva in vista della scadenza a fine anno del contratto di solidarietà. L’ipotesi di una consistente riduzione del numero dei dipendenti messa sul tavolo dalla proprietà è inaccettabile tanto più in assenza di un piano di rilancio e di azioni concrete per garantire una adeguata attività editoriale della televisione e della emittente radiofonica.

Inoltre un taglio dell’organico alla vigilia dell’approvazione dei decreti attuativi della legge nazionale sull’editoria e della legge regionale in materia appare una scelta quantomeno incomprensibile e ingiustificata. Asu e Slc Cgil auspicano che l’azienda riconsideri le proprie posizioni con ulteriori approfondimenti alla luce del confronto odierno con le rappresentanze dei lavoratori.

Nei prossimi giorni Asu e Slc Cgil valuteranno tutte le azioni da intraprendere per scongiurare possibili licenziamenti ed il ridimensionamento di una emittente che riveste un ruolo importante nel panorama dell’informazione regionale”.

Foto: web ©

Print Friendly, PDF & Email