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Un bimbo di sei anni maltrattato e seviziato dalla mamma e dal compagno in una casa nella periferia di Terni.
La coppia di cittadini rumeni, rispettivamente di 25 e 30 anni, è stata arrestata ieri dal personale della Squadra Mobile in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Terni, Federico Bonagalvagno, al termine di delicate e complesse indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Elisabetta Massimi.
Le indagini sono partite da una segnalazione alla Polizia e hanno permesso alla Squadra Mobile, diretta da Alfredo Luzi, di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti della madre del bambino e del suo convivente.
Il bambino era giunto da pochi mesi in Italia, non frequentava alcuna scuola e veniva tenuto in un appartamento ubicato nella prima periferia di Terni dove si sarebbero verificati gli abusi e le sevizie a sfondo sessuale. La polizia non esclude l’ipotesi che i due volessero avviarlo alla prostituzione minorile. Da quanto è emerso dalle indagini, prima di settembre viveva una vita normale in Bulgaria con in nonni poi l’inferno nella casa degli orrori. Denutrito e maltrattato, veniva spesso lasciato in una stanza buia o picchiato con oggetti contundenti. La madre, una prostituta, riceveva i clienti in casa mentre il compagno obbligava il piccolo a spiarla dal una piccola stanza vicina alla camera, attraverso un’apertura nel muro.
L’arresto della madre e del suo compagno ha messo fino a questa spirale di violenza e vessazioni fisiche e psicologiche. Il piccolo, non avendo altri parenti in Italia, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, è stato collocato in una struttura per minori.
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