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LE FOTO – PER LE FAMIGLIE, GIOVANI E MINORI ARRIVANO I PRIMI SOLDI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO

“La città vive un momento complesso, viene percepita come bloccata. Gli interlocutori istituzionali e gli intermediari tradizionali non bastano più, serve una scossa, perché la città è aggrappata a dei rapporti storicizzati, talvolta sclerotizzati che non funzionano più: dobbiamo provare a costruirne di nuovi, utili a spendere con efficienza e creatività le risorse del FSE pensando alla Terni del futuro, per la quale però iniziamo a lavorare da oggi. Insieme”. 

E’ quanto dichiara il vicesindaco con delega al Welfare e ai Fondi Europei Francesca Malafoglia all’incontro plenario che oggi apre il percorso inclusivo di progettazione condivisa con la Città per la programmazione del Fondo Sociale Europeo. 

“E’ in arrivo la prima tranche dei fondi per la parte sociale del Programma Agenda Urbana: un milione di euro che sarà utilizzato – prosegue il vicesindaco –  per politiche giovanili, centri famiglia, servizi educativi a supporto dei minori e innovazione sociale. Il nostro intento è quello di far uscire da qui le idee su come spenderli, andando a riorganizzare e implementare i servizi.

Serve un nuovo approccio alle esigenze della città: ascolto e analisi. Oggi tutto questo a Terni manca, o non è sufficiente. Ci sono invece le persone. E dalle persone occorre ripartire. Partecipare al cambiamento, costruire una nuova rete di relazioni, perché la condivisione delle scelte è un bisogno della comunità. Le risorse ci sono, il FSE è la nostra occasione”.

L’Amministrazione in occasione della prossima definizione della programmazione dei fondi europei attribuiti alla Regione dell’Umbria, coerentemente con quanto già fatto in occasione del confronto sul Piano Sociale Regionale, apre una nuova fase di partecipazione con la città per progettare insieme un sistema integrato di politiche sociali locali e mettere a punto   un modello strutturato e permanente di co-progettazione.

“La progettazione condivisa e collaborativa, per brevità co-progettazione è lo strumento che voglio utilizzare – continua il vicesindaco – per cambiare approccio e trovare un metodo nuovo in grado di cambiare le cose. Un metodo di lavoro capace di modificare il sistema di relazioni esistente tra pubblico e privato e che incide sul governo della città. La co-progettazione necessita dell’impegno di tutti: dalle professionalità del sociale, a quelle della cultura, da quelle della formazione a quelle dell’imprenditoria. In questo modo l’azione pubblica entra in una cornice di valori e di ideali che non è più soltanto di chi ha la responsabilità della scelta, ma anche delle persone su cui produce gli effetti. Il senso di questo incontro – prosegue Malafoglia – consiste nell’invito a rinunciare a egoismi di casacca, a mettersi in gioco a sperimentare e a lavorare insieme per un welfare generativo in grado di tutelare le persone fragili, riorganizzare servizi efficaci e efficienti, sperimentare soluzioni innovative, favorire il passaggio dai diritti soltanto individuali ai diritti realmente sociali, generando benessere e creando occasioni di sviluppo. Il tentativo è quello di ribaltare il paradigma: da costo a investimento. Sono convinta – conclude l’assessore al Welfare e ai Fondi Europei – un welfare che sa reinventarsi potenzia una comunità, perché responsabilizza e allarga il bacino degli attori in grado di contribuire. E valorizza competenze e talenti”.

Foto:  TerniLife ©

 

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