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RIQUALIFICARE LE PERIFERIE, IL COMUNE PUNTA SU SEI AREE

Una coprogettazione condivisa, soprattutto con la città, per partecipare al bando della presidenza del Consiglio dei Ministri sulla riqualificazione delle periferie.

Questa mattina, a Palazzo Spada, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, l’assessore all’Urbanistica Francesco Andreani, insieme al vicesindaco Francesca Malafoglia, e ai colleghi Cristhia Falchetti Ballerani, Emilio Giacchetti, Daniela Tedeschi, hanno illustrato l’atto amministrativo con il quale il Comune di Terni fissa le linee di indirizzo,  l’avvio laboratorio di rigenerazione urbana e innovazione sociale e l’ avviso per manifestazione di interesse per coprogettazione.

“Intendiamo partecipare a questo bando – ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo – per cogliere una opportunità rilevante, in una tema di stretta attualità, con un approccio che vuole essere ampio, interessando tutti gli assessorati, le direzioni, e la città nel suo complesso”. Il bando della presidenza del Consiglio dei Ministri parte dall’identificazione delle aree periferiche come quelle parti di città caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi, aprendo così il campo alla localizzazione dei progetti non più rigidamente legata all’identificazione delle periferia come tale, bensì come luogo che, indipendentemente dalla posizione nel contesto urbano, presenta determinate condizioni. Diverse le tipologie di intervento: il miglioramento del decoro urbano; il recupero di aree e strutture pubbliche per finalità di pubblico interesse; l’accrescimento della sicurezza; il potenziamento delle prestazioni e servizi di scala urbana con particolare riferimento alla sfera del sociale; la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle strutture destinate a servizi sociali, culturali, educativi, didattici. E’ prevista, inoltre, la possibile destinazione di una quota del 5% del finanziamento richiesto a piani urbanistici, per la mobilità, studi di fattibilità per la gestione di procedure di partenariato pubblico privato e finanza di progetto, nonché interventi immateriali per e-government, marketing, nuovi servizi, formazione. I fondi messi a disposizione per le proposte progettuali presentate dai capoluoghi di provincia, possono arrivare ad un massimo di 18 milioni. “Con l’atto deliberativo il Comune di Terni – dichiara il vicesindaco Francesca Malafoglia –  ha affermato la volontà di partecipare al bando, a partire da uno specifico approccio metodologico, frutto delle scelte strategiche fatte dall’Amministrazione a partire dal suo insediamento e che trovano in questa, occasione essenziale per farne da una parte sintesi e dall’altra rilanciarne e consolidarne l’operatività, fino ad incardinare tale approccio in forma permanente nella macchina comunale. Le scelte strategiche che si è voluto mettere al centro del lavoro di predisposizione della proposta progettuale, sono nella forte e condivisa volontà di definire i contenuti della stessa attraverso un processo aperto alla comunità cittadina nelle sue varie e articolate espressioni, incentrato sulla condivisione, coprogettazione e innovazione delle politiche per la città e dei processi ad esse collegati. Tale approccio è finalizzato al perseguimento di una risposta coordinata ed integrata tra recupero fisico funzionale e opportunità derivanti da tale processo, dove l’Amministrazione assume il ruolo di guida e coordinamento”. L’impostazione metodologica indicata dalla Giunta è il frutto delle esperienze svolte ed in corso sui temi dell’Agenda Urbana, le iniziative Smart Land e Smart People, la ricerca dell’innovazione. L’ambito urbano scelto per la localizzazione della proposta è quello individuato nella fascia est del centro città, ovvero quella che ricomprende a partire da nord, l’area della stazione ferroviaria coincidente con il PIT, la zona ex Bosco-Camuzzi, il tessuto residenziale di Via Piemonte-Via Toscana-Sant’Agnese-Campofregoso, il parco Rosselli e la ex Circoscrizione, l’area Via Angeloni- Cairoli, l’area ex Gruber, il lungonera e lungoserra. Per quest’ambito vengono fornite alcune indicazioni e orientamenti, finalizzati a guidare le scelte progettuali non costituendo, tuttavia, un vicolo rigido e immutabile rispetto ai possibili esiti del processo di coprogettazione. Una prima indicazione è il suggerimento di 6 aree tematiche a cui rapportare le progettualità, ovvero: area delle nuove centralità driver di sviluppo urbano e di quartiere, individuata nell’ex Gruber; area delle nuove centralità driver di sviluppo urbano e territoriale, individuata negli ambiti PIT – ex Bosco, Camuzzi, CMM;  area della rigenerazione di centralità dismesse/da valorizzare driver di sviluppo di quartiere, individuata negli ambiti Parco Rosselli, ex Circoscrizione – Largo Cairoli; area della rigenerazione e rinnovamento tessuto urbano diffuso coincidente con l’intero ambito interessato dal progetto; area dell’ innovazione sociale, economica e dei servizi di quartiere coincidente con l’intero ambito interessato; area dei piani, studi, finanza di progetto, partenariato, investimenti immateriali coincidente con l’intero ambito interessato.  “Il bando – dichiara l’assessore all’Urbanistica Francesco Andreani – attiva il processo di coprogettazione, finalizzato alla consultazione di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono o possono essere interessati a fornire un contributo propositivo e/o progettuale nell’ambito della proposta che l’Amministrazione si appresta ad elaborare. Il bando è rivolto, in particolare, ad enti, aziende, operatori economici, associazioni, cooperative, rappresentanze di categoria”. Le proposte, da presentarsi attraverso la compilazione del modello allegato al bando, dovranno essere opportunamente illustrate e descritte indicando la coerenza con le linee di indirizzo e orientamento fornite dall’Amministrazione. Quelle che presenteranno la completezza della documentazione richiesta, saranno ammesse al processo di coprogettazione. La scadenza per la presentazione della documentazione è fissata al 31/07/16.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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