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DESANTIS (PD): “SERVE UN PIANO PER PREVENIRE LE EMERGENZE DA CALAMITÀ NATURALI”

Presentata al sindaco e alla giunta dai gruppi consiliari di maggioranza, con Stefano Desantis (Pd) come primo firmatario, una proposta d’atto d’indirizzo per l’attuazione del piano di adeguamento ai cambiamenti climatici della città.

“Nostra intenzione – dice Desantis – è di porre al centro del dibattito politico una riflessione seria e sistemica di come attenuare e prevenire i danni alla salute dei cittadini e all’ambiente, illustrando quali misure occorra prendere per rendere maggiormente vivibile la città e le azioni che devono essere intraprese per prevenire le emergenze da calamità naturali”.

“L’adozione del piano per l’adeguamento al cambiamento climatico da parte dell’amministrazione comunale – continua Desantis – è un atto dovuto e necessario in linea con le strategie nazionali ed europee per adeguare la città agli inevitabili cambiamenti climatici (ondate di calore, siccità, alluvioni…) dovuti all’aumento delle temperature stimate di 2 gradi a causa dell’inquinamento atmosferico”.

Secondo quanto proposto nell’atto il piano di adeguamento ai cambiamenti climatici “deve promuovere il greening urbano, l’agricoltura e gli orti urbani orientati alla produzione di prodotti maggiormente adattabili ai cambiamenti climatici, i nuovi sistemi di gestione delle emergenze in caso di calamità, i progetti per la permeabilizzazione delle aree commerciali e industriali, le attività economiche per lo sviluppo di prodotti e di servizi legati alle politiche di adeguamento”.

“Il Comune nella predisposizione del piano di adeguamento ai cambiamenti climatici – spiega ancora Desantis –  deve coinvolgere diversi settori dell’amministrazione: l’ambiente, l’urbanistica, i lavori pubblici e il nuovo strumento deve integrarsi con gli strumenti di pianificazione già esistenti”.

“Il Comune deve inoltre assumere il ruolo di cabina di regia e dunque coordinare coinvolgendoli nell’adozione del piano gli altri soggetti che gestiscono i servizi pubblici per i cittadini; le aziende partecipate, il consorzio di bonifica, l’ARPA, l’USL, l’università e la scuola, le associazioni di categoria. Inoltre il piano di adeguamento ai cambiamenti climatici deve coordinarsi anche con gli strumenti in essere a livello sovracomunale”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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