buffetti
buffetti
cottorella
tecno adsl
Italia Life

“CAPITANI SENZA GLORIA”, PIER LUIGI CELLI PRESENTA IL SUO NUOVO LIBRO SU VIZI E VIRTÙ DEI MANAGER ITALIANI

Domani, lunedì 30 maggio  alle ore 17, nella sala conferenze dell’ospedale di Terni, sarà presentato il nuovo libro di Pier Luigi Celli Capitani senza gloria, vizi e virtù dei manager italiani”. Un’analisi lucida, ironica e incisiva di un management privilegiato, spesso sopravvalutato e fatto di carriere di successo a volte inspiegabili. Un libro che dà l’immagine del degrado della cultura del Paese, in cui si parla dell’impresa made in Italy, ma che potrebbe parlare con altrettanta schiettezza di istituzioni e pubblica amministrazione, e che offrirà al direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria, Maurizio Dal Maso, l’occasione per parlare delle strategie che trasformeranno l’ospedale di Terni, nei prossimi tre anni, in una palestra di rinnovamento manageriale in campo sanitario.

Interverranno insieme all’autore il direttore generale dell’AST Massimo Calderini, il direttore generale dell’ASM Terni Stefano Tirinzi e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Maurizio Dal Maso.  Modera l’incontro il giornalista RAI Giuliano Giubilei.

«Molti anni a percorrere imprese di ogni tiposcrive Celli e restare con l’impressione di aver incontrato al vertice capi che non ti hanno lasciato quasi nulla. Non tutti, per fortuna. E non sempre. Ma il rimpianto resta: per le tante occasioni perse e quell’amaro in bocca a masticare incontri vestiti di arroganza e rapporti in cui il potere parla solo di distanza o di insistito disinteresse. Qui si tirano le fila di un discorso costruito intorno ai vizi (capitali) di un management in difetto di anima e rincorrendo l’illusione di perdute virtù civili e sociali. Se ne parla col dovuto mix di cattiveria e nostalgia, a smorzare il cinismo cui costringerebbe l’esperienza, mettendo a nudo la povertà di tante carriere di successo, là dove l’ombra del non detto, delle celebrazioni ossequiose e interessate, ha costruito mitologie prive di ragione. E per non annoiare si mescola il discorso, che ambirebbe ad essere ‘alto’, con racconti che sanno di sberleffo e di ironica presa di distanza».

Foto: Aosp Terni ©

Print Friendly, PDF & Email