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IL GIUDICE DEL LAVORO CONDANNA IL COMUNE DI GIOVE, CGIL FP: “DENARO PUBBLICO SPESO MALE”

La CGIL FP che ha sostenuto il ricorso di un dipendente del comune di Giove scrive in una nota che “il giudice del lavoro del Tribunale di Terni, con la sentenza pronunciata il 24 marzo, ha condannato il Comune, rappresentato dal sindaco Alvaro Parca, al reintegro del lavoratore nella funzione di “responsabile di area tecnica manutentiva”, con il ripristino della erogazione delle correlata indennità di posizione dalla data di interruzione della stessa fino al ripristino, oltre agli interessi e la rivalutazione monetaria. Una sentenza di risarcimento economico che il Comune di Giove dovrà al dipendente dopo vari tentativi di risoluzione che non hanno trovato esito positivo e che hanno costretto dipendente ad avviare una causa legale”.

“E pensare – continua CGIL FP – che tale dipendente era stato proprio richiesto al Comune di Roma nel 2008 dallo stesso Sindaco Alvaro Parca, riconoscendone la professionalità, le capacità e l’impegno che per anni lo stesso ha dimostrato, fino ad arrivare al 2012, con un’ingiustificata, brusca e repentina inversione dei rapporti ed atteggiamenti che miravano ad una presunta illegittimità degli atti promossi e sottoscritti dal dipendente, in qualità di responsabile tecnico, fino ad arrivare alla revoca di tale incarico. I continui contrasti susseguitisi nel tempo poi, hanno generato un clima difficile e teso nell’ambiente lavorativo, di scarsa partecipazione e condivisione delle scelte politiche dell’amministrazione, per concludersi poi con l’attuale sentenza che produce un giusto risarcimento economico al dipendente per il danno subito oltre alla condanna per l’Ente al reintegro nella funzione nonché al pagamento delle spese legali.Denaro pubblico che poteva essere speso per finanziare servizi pubblici per i cittadini del Comune, per garantirne la qualità e la quantità, se solo avesse prevalso il buon senso e il buon governo del personale . Siamo perplessi e non condividiamo anche l’assunzione di un consulente esterno, fatta in questi ultimi mesi. Un consulente con requisiti professionali già in possesso di un lavoratore dipendente dell’amministrazione, che dovrebbe essere pienamente utilizzato”.

“Non vorremmo aver capito male – conclude la sigla sindacale – ma sembrerebbe che atti politici da parte del Sindaco e della Giunta non rispettino in modo corretto la sentenza del giudice del lavoro. Come CGIL FP stiamo facendo le opportune verifiche e, se accerteremo la mancanza di volontà a cambiare “rotta” nei rapporti con il dipendente, saremo costretti a mettere in campo ulteriori azioni, consentite dalla legge e dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, nei confronti di chi rappresenta questo Ente” .

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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