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LUGNANO IN TEVERINA, RIPRENDONO IL VIA GLI SCAVI ALLA NECROPOLI DI POGGIO GRAMIGNANO

Riprenderanno dopo 26 anni di interruzione gli scavi archeologici alla necropoli dei bambini di Poggio Gramignano. Lo comunica il sindaco Gianluca Filiberti che ha ottenuto l’autorizzazione ufficiale dal ministero dei Beni e delle Attività culturali. Il progetto, di circa 88mila e 500 euro, sarà coordinato nuovamente dal professor David Soren che aveva avviato gli scavi oltre due decenni fa.

“L’approvazione del ministero – dice il sindaco – rappresenta una grande opportunità per Lugnano e per il suo sviluppo”. Nell’’area archeologica è venuta alla luce un’importante necropoli ricavata, nel IV° sec. d.C. in alcuni locali ormai in disuso della villa. Durante i primi scavi riemersero i resti di circa 47 infanti deceduti a causa di una epidemia di malaria, come è risultato dall’esame osteologico e dai successivi esami genetici effettuati dall’università di Tucson (Arizona) e condotti dal professor Soren). Tale ritrovamento è stato ritenuto di importanza europea. L’Università di Tucson ha quindi intrapreso una nuova collaborazione con la Yale University Archeology Laboratory Malaria Project per portare avanti un progetto multidisciplinare di indagine sulle origini della malaria e i suoi effetti sulla dinamica delle popolazioni antiche. “Poggio Gramignano – riprende il sindaco – può diventare un sito pilota per la sperimentazione e il consolidamento di nuove tecniche per lo studio dell’infezione del parassita della malaria negli individui antichi”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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