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PRESENTATO AL CAOS IL LIBRO “CILIEGIE AMARE”: L’IMMIGRAZIONE VISTA DAGLI OCCHI DI CHI LA VIVE

 

L’immigrazione vista dall’altra parte, dalla parte di chi è costretto a partire, con lo strazio e la disperazione di lasciarsi tutto alle spalle. Di questo parla “Ciligie amare”, il libro di Liliana Nechita, immigrata in Italia dalla Romania, costretta, come quasi tutti i migranti, a un’esperienza di estrema povertà, al lavoro nero, allo sfruttamento, a tante umiliazioni. Ma anche capace di incontrare nel suo percorso, in giro per l’Italia e infine in Umbria, a Terni, persone straordinarie e tanta solidarietà. Del libro, tradotto in Italia con il contributo della Cgil di Terni, e dell’importanza di conoscere davvero il fenomeno dell’immigrazione, ascoltando, per una volta, la testimonianza diretta dei protagonisti, si è parlato nel corso dell’iniziativa alla sala Caos di Terni promossa dalla Camera del Lavoro e dal sindacato pensionati Spi dell’Umbria. Insieme all’autrice si sono confrontati sul tema, coordinati da Petre Minodora, della Cgil di Terni, Cristi Merchea, direttore editoriale, Oriana Casciani del coordinamento donne Spi Cgil, Ovidiu Pufu, rappresentate dell’ambasciata rumena in Italia, Attilio Romanelli, segretario generale della Cgil Terni e Vera Lamonica segretaria della Cgil nazionale.

“La prima bellezza di questo libro sta nella sua verità – ha detto Lamonica nel suo intervento – noi avremmo bisogno forse di raccontare più storie, perché le storie sono capaci di descrivere la realtà in tutte le sue sfumature e nella sua complessità. Per esempio si può conoscere il lavoro delle badanti – ha aggiunto Lamonica – che è un lavoro diverso da tutti gli altri, perché non si interrompe mai, perché non ha spazi propri, e che per questo necessita di tutele diverse da ogni altro lavoro, tutele che chiamano in causa i servizi pubblici e il welfare”.

Foto: Cgil Umbria ©

 

 

 

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