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PIANO SOCIALE REGIONALE, BARBERINI: “PUNTIAMO SU UNA FORTE INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA”

Si è tenuto ieri al Centro Multimediale l’incontro organizzato dalla Giunta comunale di Terni e che rientra nella fase partecipativa del  nuovo Piano sociale regionale che, ha dichiarato l’assessore regionale alla coesione sociale e al welfare, Luca Barberini, “non è un documento chiuso e completo, ma al contrario, è ancora in fase di perfezionamento e quindi siamo pronti ad accogliere suggerimenti, osservazioni e proposte che possano arricchire il testo attuale in modo da dare risposte pronte e giuste per soddisfare i bisogni espressi dalla comunità, con un occhio attento ai giovani, alle famiglie, alle persone disabili e alle fasce sociali più deboli”.

Tra i presenti: il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, il vicesindaco della città, Francesca Malafoglia e l’assessore alle Politiche giovanili, Emilio Giacchetti.

“I criteri guida individuati dalla Regione per la nuova programmazione – ha detto l’assessore Barberini – sono improntati alla partecipazione, alla trasparenza e alla condivisione perché crediamo sia questa la strada giusta per la realizzazione in Umbria di politiche sociali sempre più rispondenti ai bisogni delle famiglie, degli anziani, dei giovani e delle persone con disabilità, anche alla luce dei grandi cambiamenti economici e sociali che hanno investito negli ultimi anni la comunità regionale e che impongono nuove risposte”.

 

 

“Il nuovo Piano sociale regionale ha quattro finalità principali – ha riferito – e cioè il perseguimento del principio di equità mediante la maggiore attenzione ai nuovi e accresciuti bisogni della popolazione nell’attuale contesto di crisi e di profondi mutamenti sociali, con l’obiettivo di migliorare l’inclusione e la coesione sociale attraverso un rinnovato riconoscimento del diritto di usufruire delle prestazioni sociali; l’affermazione della centralità della persona attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla definizione di progetti personalizzati e il coordinamento degli attori sociali in un sistema a rete aperto e flessibile; la responsabilizzazione dei cittadini mediante servizi e interventi sociali di tipo cooperativo orientati alla produzione di un valore pubblico; la definizione di un rinnovato protagonismo degli enti territoriali e dei Comuni in primo luogo”.

In proposito l’assessore ha evidenziato come il nuovo Piano punti al potenziamento delle Zone sociali che favoriscono una conoscenza più approfondita delle difficoltà dei cittadini e una rilevazione diretta e una capacità di intervento il più corrispondente possibile alla realtà e alle esigenze dei territori: “In Umbria – ha detto – è stata costruita una rete di assistenza con una forte integrazione sociosanitaria per sostenere le persone più in difficoltà e che ha retto malgrado la crisi. L’obiettivo è di mettere in campo una programmazione che non lasci indietro nessuno, tenga conto delle esigenze delle fasce più deboli attivando strumenti nuovi che saranno per la prima volta finanziati con le risorse comunitarie del Fondo sociale Europeo, che portano in Umbria 55 milioni di euro, nonchè con le risorse stanziate dal governo centrale”.

Foto: web ©

 

 

 

 

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