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BLOCCO ASSUNZIONI ILLEGITTIMO, USB TERNI: “CHIEDIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE UNA RISPOSTA CONCRETA”

Con la sentenza del primo dicembre 2015 la Suprema Corte ha ritenuto incostituzionale la legge ( l’art. 41, comma 2, del Decreto Legge 24 aprile 2014, n° 66 convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 23 giugno 2014, n. 89) che aveva bloccato ogni tipo di possibilità assunzionale in tutti quegli Enti cosiddetti “cattivi pagatori”, in quanto non in linea con i tempi medi nei pagamenti, stabiliti in un massimo di 90 giorni nel 2014 e ridotti poi a 60 a decorrere dal 2015.

Le decisione della Corte Costituzionale poggia sull’incompatibilità di questa legge con alcuni articoli ( 3 – 97/2°c. e 117/4°c.) della Costituzione in quanto: in contrasto con il principio di proporzionalità; lesiva  dell’autonomia degli Enti (in questo caso della ricorrente Regione Veneto)  in materia di organizzazione amministrativa; pregiudica il buon andamento della Pubblica Amministrazione e si traduce in una lesione delle medesime competenze costituzionali degli Enti.

 

A Terni L’Unione Sindacale di base alza la voce e sottolinea come, a questo punto, decada il vincolo per le assunzioni, che aveva impedito al Comune di Terni di procedere a tutte quelle assunzioni necessarie per mantenere il livello dei servizi resi ai cittadini.  

“Chiediamo – scrive in una nota l’U.S.B – a questa Amministrazione di attivarsi quanto prima, per trasformare nei fatti tutte quelle buone intenzioni in passato dichiarate, ma rese vane da una legge ad oggi certificata come incostituzionale. La Polizia Municipale, i Servizi Educativi Comunali, i Servizi Sociali, ad esempio, aspettano un segnale per continuare ad erogare servizi efficienti, all’altezza anche del mutato contesto sociale, senza doversi inventare ogni giorno un’organizzazione di emergenza”.

Foto (archivio): TerniLife ©

 

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