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SCOPPIA IL CAOS AL CAOS: ANNULLATO L’EVENTO DI CAPODANNO

Un caos al Caos. È scoppiato tutto insieme lasciando tutti a bocca aperta. L’evento in programma per la notte di Capodanno all’Ex Siri è stato annullato. “L’evento di Capodanno al Caos – spiegano gli organizzatori della festa in una nota – quest’anno non si farà. Questa la decisione degli organizzatori della serata. Una decisione sofferta, ma figlia di una riflessione attenta, legata alla reale natura dell’iniziativa e alla strumentalizzazione politica che ne è stata fatta. L’iniziativa dal titolo Street Art Park aveva un carattere culturale e multidisciplinare come è sempre stato nel DNA del CAOS e presentava una proposta enogastronomica di alto livello accanto a proposte artistiche, musicali, multimediali e spettacolari che si sarebbero tenute contemporaneamente negli spazi temporanei del CAOS, al Bar/Ristorante Fat e al Teatro Secci. L’iniziativa si sarebbe tenuta nel rispetto di tutte le regole, il motivo dell’annullamento non è di natura tecnica. Il motivo dell’annullamento è che siamo stanchi. Siamo stanchi che una proposta di qualità che integra cultura pop e di nicchia sia costantemente messa sotto attacco. Siamo stanchi di subire danni di immagine e diffamazione da parte di chi dovrebbe fare il bene della città e dei suoi cittadini.

Una iniziativa del genere non ha mai prodotto un utile rilevante per gli organizzatori, proprio per la sua natura di offerta artistica e non commerciale, è sempre stato, invece, un investimento sulla città a fronte di una spesa molto consistente. Una iniziativa del genere a Capodanno avrebbe prodotto economie indotte, 16 erano le aziende a vario titolo coinvolte. Una iniziativa del genere a Capodanno avrebbe dato lavoro, pulito e dichiarato, ad almeno 70 persone e 36 artisti. Si ravvede una responsabilità politica nella direzione presa. Una pesante responsabilità che si abbatte sulla città intera. La responsabilità politica di una classe dirigente che blocca per non risolvere, una classe dirigente che lavora contro e non per la propria città, a cui non interessa il bene pubblico ma solo il proprio tornaconto personale. Chiediamo un incontro pubblico con la commissione cultura del comune di Terni e i capigruppo di tutti i partiti e le forze dell’ordine della città. Chiediamo che si apra urgentemente un confronto aperto sul tema cultura, intrattenimento e pubblica sicurezza nella nostra città. In modo che non si possano ripetere, per nessuno, situazioni analoghe. In modo che la città non si trasformi in un dormitorio ma resti un luogo vitale e vivo.

Detto questo gli organizzatori della manifestazione si riservano di agire nei termini di legge per i danni economici e di immagine subiti a fronte delle notizie diffamatorie diffuse. Nella certezza che tutti gli altri luoghi della città avranno provveduto a regolarizzare la loro posizione nei confronti della pubblica sicurezza. Ci auguriamo, per tutti, un 2016 di festa”.

Foto (archivio): TerniLife © 

 

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