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MORETTI IN MOSTRA AL CAOS

Venerdì 18 dicembre alle ore 19 inaugura al Caos, Centro arti opificio Siri la mostra personale di Gianni Moretti: “La biblioteca di ghiaccio e di sale”. Il progetto è un delicato e intenso lavoro che si svolge su più piani processuali e differenti passaggi. Partendo da una serie d’immagini provenienti dalla Topografia del terrore” di Berlino, l’artista procede attraverso un’operazione di stampa su carta velina, ritagli, sottrazioni, svuotamenti. Il risultato di tale processo è riposto, con cura e dedizione, su di un’ossatura lignea pensata e realizzata per la Project Room del Caos.

La biblioteca, struttura la cui verticalità è interrotta da piani inclinati che accolgono i lavori passando da una posizione di osservazione (verticale) a una di studio (inclinata\orizzontale), intende da una parte dedicare attenzione a un riemerso dimenticato e al contempo intercettare l’interesse e la riflessione dello spettatore. “La biblioteca di ghiaccio e di sale” è un’installazione complessa e fragile da attraversare e abitare, un luogo in cui esperire l’incontro con organismi dimenticati, cancellati dalla Storia, polverizzati nella loro identità e autonomia. “Una biblioteca intesa come luogo di attenzione su fatti – afferma l’artista – soggetti, eventi che sono passati nell’ombra, che sono stati persi, cancellati, dimenticati. Una biblioteca di ghiaccio, quel ghiaccio che copre campi, strade, vegetazione, il mondo intero. Una biblioteca di sale poiché il sale mangia il ghiaccio, torna a far respirare ciò che dorme sotto di esso, qualcosa che non è perso del tutto, che non è morto ma solo addormentato. Credo che tutto il mio lavoro stia lì, in quella manciata di sale gettata a ventaglio sopra il ghiaccio che copre le cose”.

La mostra, curata da Indisciplinarte e realizzata in collaborazione con lo studio DDA architetti, rientra in un progetto di sostegno e di residenze artistiche del Caos, interamente dedicato alle arti nella loro multidisciplinarietà e trasversalità, mettendo a disposizione spazi, tecnica e accoglienza, oltre che produzione e visibilità. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Foto: web ©

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