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FESTIVAL POPOLI E RELIGIONI APRE CON UN FILM FRANCESE: FERRANTI E LAROCHE NON SARANNO PRESENTI PER LA CHIUSURA DELLE FRONTIERE

 

La notizia della tragedia di Parigi ha raggiunto gli organizzatori del festival Popoli e Religioni durante gli ultimi preparativi. Tra di essi c’è anche una studentessa della scuola internazionale di cinema di Parigi che abita proprio in una delle strade colpite dagli attentati. Sarà dedicata alle vittime degli attentati di Parigi questa giornata di apertura del Festival che per grottesca e singolare coincidenza si aprirà – questa sera – proprio con un film francese diretto da un regista araboHistorie de Judas di Rabah Ameur-Zaimeche, che sarebbe dovuto essere presentato da André Ferranti, direttore delle Giornate di Cinema e Riconciliazione di Notre-Dame de La Salette, il festival francese con cui Popoli e Religioni è gemellato, e dall’attore Regis Laroche, che interpreta Ponzio Pilato. Nessuno dei due potrà invece essere presente a causa della chiusura delle frontiere stabilita dal governo francese.

Per un’altra singolare coincidenza, anche la proiezione in programma per la giornata di domani tocca direttamente il tema della guerra e del dialogo tra oriente e occidente, cristianesimo e islam: Liliana Cavani presenterà infatti (proiezione ore 15, incontro ore 18.30) il suo terzo film su Francesco d’Assisi, che è anche il primo a raccontare il viaggio di Francesco al seguito della crociata, nel corso del quale il santo di Assisi divenne il primo cristiano nella storia a dialogare pacificamente con un sultano: Malek Al-Kamil.

Quel viaggio cambiò completamente la visione che lo stesso Francesco aveva dell’islam: dopo aver conosciuto da vicino i musulmani, infatti, il Poverello – arrivato in Egitto per cercare il martirio testimoniando la fede cristiana – ordinò ai suoi frati di non mettersi mai in conflitto con i musulmani e di rispettare la loro fede, e addirittura trasformò I 99 nomi di Allah in una preghiera cristiana: Le lodi di Dio Altissimo, tra i pochissimi autografi del santo, conservato nella basilica di Assisi.

“Ai commenti scomposti e irresponsabili di queste ore noi risponderemo con ancora più forza e determinazione con il dialogo e la conoscenza – ha dichiarato il direttore artistico Arnaldo Casali –  ma anche con quell’arte, quella bellezza, quel divertimento gioioso che la violenza cieca dei terroristi ha voluto colpire ieri sera”. Foto: (archivio) TerniLife ©

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