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COLTIVAZIONI SOPRA A DISCARICHE, L’EUROPARLAMENTARE AGEA PORTA IL CASO A BRUXELLES

Il Movimento 5 Stelle, ieri, presso la sala consiliare di Palazzo Spada, insieme all’europarlamentare Laura Agea e al Portavoce in Senato Stefano Lucidi, è ritornato sull’argomento discariche. Di nuovo la richiesta al sindaco di Terni Di Girolamo di impedire le coltivazioni su territori considerati ad alto rischio di contaminazione. Di nuovo si parla, nello specifico, delle discariche denominate ‘Maratta 1’, dove sono stati scaricati rifiuti solidi urbani; ‘Maratta 2’, nella quale sono finiti i rifiuti industriali della ex Rivoira; ‘Fiori 1’ e ‘Fiori 2’, utilizzate per scaricarci scorie e rifiuti industriali della ex Polymer; e ‘Sabbioni’, utilizzata per rifiuti solidi urbani.

Come dichiarato da Thomas De Luca in merito alla loro richiesta al Comune di essere aggiornati su quali alimenti si producessero su quei terreni e quale fosse l’uso degli stessi: “non abbiamo avuto nessuna risposta”.

Interviene sull’argomento la rappresentante a Bruxelles, Laura Agea, che specifica come l’argomento sia stato sollevato anche in commissione europea: “ho presentato circa un mese fa un’interrogazione urgente per sapere se la stessa fosse a conoscenza della presenza di coltivazioni a fini alimentari su terreni potenzialmente contaminati, quindi in contrasto con le direttive europee».

“Il commissario all’ambiente Karmenu Vella – spiega Agea – ha risposto che la commissione non conosceva il caso ed ha aggiunto che le autorità competenti devono in ogni modo assicurare che le normative vigenti in materia siano applicate e rispettate”. Essendo gli enti preposti Comune, Provincia, Arpa e Regione, l’europarlamentare si è impegnata a scrivere a questi organi affinché “prendano in considerazione tutte le misure attivabili per la tutela della salute e la sicurezza ambientale e alimentare”.

Anche il Senatore Lucidi interviene dichiarando di aver presentato un’interrogazione in Senato con la quale sono state chieste spiegazioni sulle problematiche emerse “alla luce di una Legge di stabilità che pone fortemente l’accento sulle politiche agricole”. La prossima azione, ha spiegato Lucidi, sarà un appello alla Regione perché rispetti i criteri del proprio Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e alla Provincia2

Il consigliere Thomas De Luca spiega come l’unico intervento effettuato dal Comune sia stata la convocazione dei titolari dei terreni ricompresi nel sito di Maratta1 e la richiesta, agli stessi, di prendersi carico delle analisi.

Il comune risponde. L’assessore Emilio Giacchetti ricorda come il consigliere De Luca fosse stato invitato a partecipare all’incontro con i proprietari, incontro che gli avrebbe dato quelle risposte che dice di non aver avuto. “Se De Luca non ha informazioni – dichiara Giacchettti – è solo perché ha preferito non esserci, altrimenti avrebbe saputo che con gli stessi proprietari la discussione è stata serena e costruttiva”. Ai proprietari è stato chiesto di fare i prelievi di terreno e le successive analisi perché indispensabile e perché tutti insieme potranno affrontare dei costi minori di quanto ipotizzato. I proprietari, secondo quanto riportato dall’assessore, hanno accolto la proposta anche perché in caso contrario sarebbe dovuto intervenire il Comune ma “fino a quando non avremo i fondi necessari dovremo impedire le coltivazioni”. Giachetti ribadisce che arrivare ad una risposta definitiva è interesse di tutti.

Ciò che si chiede al sindaco è un’ordinanza interdittiva delle coltivazioni. Il problema, secondo il Movimento 5 Stelle sarebbe che il farlo “ equivarrebbe ad ammettere di aver omesso di fare controlli e verifiche almeno dal 2004 ad oggi. E questo il Comune non lo farà mai”. Foto: TerniLife ©

 

 

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