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CONFINDUSTRIA UMBRIA: “LA CHIMICA VERDE CONTRIBUISCE ALLA CRESCITA DEL TERRITORIO TERNANO”

Si avverte un clima di maggiore fiducia tra gli imprenditori Umbria e, in questa dinamica, Terni ha un ruolo importante.

Nel territorio ternano, dichiara Confindustria Umbria,  “emerge  il protagonismo della chimica verde, con iniziative e progetti capaci di dare un importante contributo alla crescita del territorio”.

Per quest’ultimo obiettivo sarà “determinante il progetto di rilancio della manifattura di Terni – sottolinea Confindustria Umbria – giunto ormai alla sua fase conclusiva, con l’imminente presentazione dello studio affidato da Confindustia Umbria alla società “The European House Ambrosetti”. Si tratta di uno studio che avrà la forma di un vero e proprio master plan di interventi, individuati attraverso il confronto con le imprese, le organizzazioni di categoria, le istituzioni e gli altri stakeholder. Il vicepresidente di Confindustria Umbria Stefano Neri ha spiegato che “dalla sua realizzazione deriverà una forte crescita degli investimenti nel prossimo triennio, specialmente nei settori della bio economia e della fabbrica intelligente, anche con la creazione di nuove attività industriali alla cui realizzazione possano concorrere imprenditori umbri e di altre regioni”. Questo quanto emerso dalla Giunta di Confindustria Umbria che si è svolta nei giorni scorsi e nella quale si parlato di ripresa produttiva consistente del territorio umbro, ripresa testimoniata dai numerosi imprenditori presenti.

In Umbria resta l’eccezione della filiera delle costruzioni “per la quale – evidenzia Confindustria –  l’uscita dalla crisi è ancorata alla ripresa degli investimenti nelle opere pubbliche e, per quanto riguarda l’edilizia residenziale, all’adozione di interventi di riqualificazione e rigenerazione del patrimonio edilizio esistente”.

La crescita coinvolge soprattutto  l’industria manifatturiera locale  che può svolgere un ruolo crescente nei mercati nazionali e internazionali, puntando sui fattori caratteristici che la contraddistinguono, quali la qualità del prodotto, la creativitàl’innovazione, il radicamento ai valori del territorio, fattori, questi che consentono di intercettare segmenti rilevanti della domanda internazionale rivolta al made in Italy.

“Il cambiamento in senso positivo del panorama industriale e delle sue prospettive – ha detto il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti – risente delle positive condizioni esterne, quali il prezzo del petrolio, il tasso di cambio euro-dollaro, la liquidità immessa dalla Banca centrale europea nel sistema creditizio, le riforme strutturali in corso di realizzazione nel nostro Paese e, pur nei limiti propri, le politiche del governo regionale”. Foto: Confindustria Umbria ©

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