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CARCERE DI TERNI: AGGREDITO POLIZIOTTO / INTERVIENE IL SAPPE

Ancora violenza nel carcere di Terni. Questa volta ad essere colpito un poliziotto penitenziario che ha subito un’aggressione da parte di un detenuto appartenente al circuito Alta Sicurezza. Il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, interviene duramente sul crescente fenomeno della violenza all’interno del penitenziario ternano. Il brutto fatto è accaduto ieri nell’infermeria dopo sole tre settimane dal suicidio di un detenuto e “non è la prima volta che i poliziotti sono picchiati” come ha sottolineato il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece.

“E’ uno stillicidio costante e continuo: i nostri poliziotti penitenziari continuano a essere picchiati e feriti nell’indifferenza delle autorità regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria, che è costretta a confermare l’aumento delle violenze contro i Baschi Azzurri del Corpo nonostante il calo generale dei detenuti ma che non adotta alcun provvedimento concreto perché queste folli aggressioni abbiamo fine, ad esempio sospendendo quelle pericolose vergogne chiamate vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto”; queste le parole di Capece, che rivolge al poliziotto ferito tutta la sua la solidarietà e la vicinanza del primo Sindacato dei Baschi Azzurri.

Malgrado il numero di detenuti, rispetto allo scorso anno, sia calato di 35 unità, i problemi continuano a Terni.

Il Segretario Regionale SAPPE dell’Umbria, Fabrizio Bonino ha messo in evidenza come a nessuno interessi il problema. “Non all’Amministrazione penitenziaria dell’Umbria e di quella nazionale che nonostante le centinaia di casi in tutta Italia e le decine in Regione – ha dichiarato Bonino – non adottano alcun provvedimento per porre fine a queste ignobili colluttazioni, adottando ad esempio pesanti sanzioni disciplinari contro i responsabili. Forse pensano che siamo da macello, che disarmati e senza alcuna tutela abbiamo quasi il dovere di prendere schiaffi in servizio”.

Il Sappe chiede un intervento urgente da parte dell’amministrazione penitenziaria. Foto: (archivio) TerniLife ©

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