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Sisma Spina 2009, Mancini (Lega): “Necessario sburocratizzare e completare la ricostruzione quanto prima”

A Palazzo Cesaroni si è tenuta una seduta straordinaria della II commissione consiliare permanente fortemente voluta dal presidente Valerio Mancini della Lega, per trattare l’ancora irrisolta questione del sisma che nel 2009 ha colpito Marsciano e altri comuni della Media Valle del Tevere. “L’enorme lavoro messo in campo per questa ricostruzione – ha sottolineato Mancini – ha prodotto ottimi risultati. Tutte le imprese che hanno lavorato nei cantieri sono state essenzialmente umbre, ultimando i lavori con la totale inesistenza di contenziosi tra i vari soggetti chiamati ad operare. Oggi vogliamo rileggere attentamente la legge ‘3/2013’ – ha poi sottolineato il presidente – con la volontà di portare a conclusione tutti gli interventi necessari per il completamento della ricostruzione. Servono ulteriori 45 milioni di euro e seppure non nascondiamo preoccupazione per il reperimento di questa cifra, abbiamo il dovere di mettere in campo un’azione unitaria per cercare di dare una risposta definitiva ai cittadini interessati dalla questione. Ci sono proposte giunte dai sindaci e dagli ordini professionali che siamo chiamati a valutare e analizzare in fretta”. Nel corso dell’audizione è intervenuto anche il Sindaco di Marsciano, comune maggiormente colpito dal sisma del 2009, Francesca Mele, che ha rimarcato la diversità di gestione dell’emergenza post terremoto che ha colpito la Media Valle del Tevere rispetto a quelli che hanno coinvolto l’Umbria nel 1997 e il più recente del 2016. “E’ un aspetto su cui misurarsi ancora oggi a distanza di dieci anni – ha dichiarato Mele – ci sono situazioni in cui famiglie vivono in edifici di fatto non sicuri in quanto dichiarati ‘parzialmente inagibili’. Le ‘seconde case’ rappresentano una realtà importante all’interno dei borghi rurali, ne garantiscono in larga parte la vita sia da un punto di vista sociale che turistico. Per questo chiediamo alla Regione un’interlocuzione forte con lo Stato centrale per prevedere nuove risorse, frutto di terremoti precedenti, o attraverso risorse aggiuntive”. In merito a questo, il presidente Mancini ha rimarcato che questo è stato soltanto un primo step. “A questo incontro – ha dichiarato – ne seguiranno altri, insieme a tutti gli interlocutori interessati, al fine di sintetizzare una proposta di legge che sia funzionale alle esigenze finora inevase”.

Foto: TerniLife ©

 

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