“I tanti ufficiali postali delle piccole realtà non sono periferici come a torto giudicati, ma svolgono un ruolo essenziale per la coesione sociale ed il presidio in tanti piccoli Comuni”. A dirlo è Federico Gori, sindaco di Montecchio e presidente Anci Piccoli Comuni Umbria a proposito della vicenda legata alla annunciata chiusura da parte di Poste italiane di numerosi uffici decentrati, poi rientrata in buona parte grazie alle iniziative istituzionali messe in atto.
“E’ positivo – dice Gori – aver avviato in questi mesi un nuovo metodo di confronto, sia a livello centrale che regionale, sui problemi legati al servizio postale, dalla consegna della posta a giorni alterni alle chiusure, che incidono in particolare nei piccoli Comuni. Il tavolo nazionale apertosi nei giorni scorsi è fondamentale e consiste, innanzitutto, nell’aver definito un metodo di lavoro fatto di ascolto dei territori, di monitoraggio e di ricerca delle possibili soluzioni”.
Gori, che ha preso parte in rappresentanza di Anci nazionale alla riunione della cabina di regia, svoltasi al ministero degli Affari regionali, sottolinea la necessità che sia “mantenuto l’impegno a non procedere a nessuna altra soppressione di uffici postali la cui presenza è essenziale per la tenuta di tante piccole comunità. Questo percorso – precisa – ci potrà consentire di scongiurare restrizioni del servizio, riduzioni che in prospettiva potrebbero anche comportare un rischio per i territori meno appetibili anche da un punto di vista socioeconomico, mentre alla Camera è stato recentemente approvato il disegno di legge sui piccoli Comuni che tra l’altro ne sostiene le attività produttive anche al fine di evitare lo spopolamento”.
Gori fa poi riferimento ai Comuni che si trovano nella zona interessata dal sisma del 24 agosto. “Sono territori fortemente a rischio sotto il profilo dei servizi essenziali ai cittadini – sostiene – è indispensabile che sia mantenuta la massima attenzione sul servizio postale, sia nell’immediato per alleviare i già notevoli disagi subiti dalla popolazione sia per favorire una pronta ripresa dell’economia di queste comunità”.
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