Al convegno “L’Infermiere di Protezione Civile e il sistema di Emergenza-Urgenza”, promosso dall’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni e dal Coordinamento Infermieri Volontari Emergenza Sanitaria (CIVES), è emerso chiaramente quanto l’infermiere rivesta un ruolo strategico e insostituibile nella gestione delle emergenze, soprattutto in contesti extraospedalieri. L’evento ha riunito decine di professionisti sanitari per una giornata di confronto, formazione e analisi sulle sfide attuali dell’assistenza infermieristica nei contesti di crisi. Al centro, la gestione dei grandi eventi, la preparazione per situazioni di emergenza, il supporto psicologico agli operatori sanitari e la revisione dei piani organizzativi.
“L’infermiere di protezione civile va a completare gli aspetti professionali che la preparazione infermieristica richiede in contesti emergenziali, prevalentemente extra ospedalieri – ha spiegato Emanuela Roncella, Presidente CIVES – Si sta già lavorando a un nuovo convegno, dove il focus sarà la centralità dell’infermiere nei grandi eventi, sempre più frequenti e complessi da gestire”.
Anche il Dott. Giorgio Parisi, Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza e S.C. Pronto Soccorso, ha evidenziato la necessità di un ripensamento profondo: “Il pronto soccorso viene percepito come il luogo dove trovare risposte a ogni problema, anche non urgente. Serve una riorganizzazione strutturale, sia nei percorsi assistenziali che nella logistica”.
“Come Presidente dell’OPI di Terni, mi preme sottolineare un aspetto che troppo spesso viene trascurato: un numero ridotto di ambulenza rispetto alle effettive richieste – afferma Federico Montanari – Un dato che deve far riflettere in modo serio e urgente, soprattutto se si parla di attivazione della maxi emergenza. Le criticità del sistema, ormai evidenti, mettono ogni giorno a dura prova gli operatori sanitari e aumentano il carico di responsabilità per il personale infermieristico”.
Accessi al Pronto Soccorso: oltre 37.000 nei primi otto mesi del 2025
I dati presentati durante il convegno parlano chiaro: oltre 37.000 accessi al Pronto Soccorso di Terni nei primi otto mesi del 2025, di cui il 13% da fuori regione, contro i 26.500 dello stesso periodo del 2022. Un aumento di oltre il 40% in soli tre anni, a testimonianza di un sistema sotto pressione costante.