Pubblicato il Rapporto Statistico “Indicatori dell’economia ternana” realizzato dall’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura e al quale hanno partecipato Istat, ARPAL Umbria, Camera di Commercio dell’Umbria, I.N.P.S. e Ispettorato Territoriale del Lavoro Terni-Rieti, con il contributo informativo della Banca d’Italia.
La pubblicazione mette in relazione i dati statistici ufficiali forniti da diversi organismi ed amministrazioni operanti sul territorio e si propone di fornire agli enti pubblici ed agli operatori economici una documentata chiave di lettura dell’andamento dell’economia ternana.
I principali indicatori presi in esame nella pubblicazione riguardano la vitalità delle imprese, il commercio con l’estero, le dinamiche occupazionali e creditizie, il lavoro sommerso, gli ammortizzatori sociali e il turismo.
La presente edizione del documento illustra la situazione al 31 dicembre 2024 ed evidenzia ancora segnali di debolezza dell’attività economica ternana.
Nel 2024 il numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali ha continuato a diminuire (come si verifica ormai dal 3° trimestre 2022), soprattutto con riferimento ai settori del commercio, dell’agricoltura e della manifattura, con conseguenti riflessi sulle richieste di cassa integrazione che hanno continuato a registrare un aumento.
Per quanto riguarda il commercio con l’estero le esportazioni, rispetto al passato, hanno ripreso ad espandersi in quasi tutti i settori.
Nel corso dell’anno il numero degli occupati della provincia di Terni è cresciuto, soprattutto per quanto riguarda la componente femminile. La crescita ha riguardato, in particolare, i settori dell’agricoltura e dei servizi, con un incremento dei lavoratori autonomi. È sceso quindi il tasso di disoccupazione senza significative differenze di genere.
Nel 2024 la contrazione del credito all’economia regionale si è attenuta; sono aumentati i prestiti bancari per le imprese medio-grandi; è rimasto stabile il credito alle famiglie. La qualità del credito è rimasta sostanzialmente invariata per i prestiti alle famiglie e ha registrato un lieve peggioramento per quelli erogati alle imprese, soprattutto quelle del settore delle costruzioni e dei servizi.
Nel periodo di riferimento la domanda turistica è in crescita, grazie soprattutto al contributo degli arrivi e delle presenze degli stranieri. Positiva la variazione rispetto al 2023 anche per gli arrivi e le presenze degli italiani, anche se più contenuta. Il ternano e l’orvietano sono stati i territori con l’andamento del flusso turistico in valore assoluto più accentuato rispetto al resto della provincia.
Sull’economia della provincia di Terni grava anche la dinamica demografica negativa e il progressivo invecchiamento della popolazione. Il tasso di natalità, in continua diminuzione nell’ultimo decennio, scende al 5,1 per mille abitanti, decisamente inferiore alla media nazionale (6,4 per mille). Il tasso di mortalità si attesta al 14,5 per mille.
Inoltre, secondo i dati Istat dell’ultimo censimento della popolazione, la provincia presenta una struttura per età sensibilmente più anziana rispetto alla regione e al totale del Paese con una età media pari a 49,3 anni.
Il documento – che si propone anche come esempio di una significativa collaborazione interistituzionale che mette a sistema le singole statistiche fornite da ciascun ente, valorizzandole e inserendole in una cornice più organica e completa – sarà disponibile on line sui siti di tutti gli enti e le amministrazioni che partecipano all’Osservatorio.