Gara Tpl, Uil Trasporti Umbria: “la Filt Cgil prende meriti che non le appartengono”

In relazione al commento della Filt Cgil Umbria sulla gara Tpl, la Uil Trasporti Umbria esprime “rammarico. 

“A prescindere da due importanti adempimenti importanti che la Giunta Tesei non aveva portato a segno, il piano di bacino e quello tariffario, l’impianto della gara era già stato delineato con l’assessore,  oggi consigliere regionale Melasecche. In particolare mentre gli sbandieratori stavano in piazza noi abbiamo scritto in seno alla gara una norma innovativa, così riconosciuta dai livelli nazionali, di tutela sociale per i lavoratori dei settori TPL, Mobilità alternativa e Navigazione che consente di arrivare a fine del prossimo appalto con gli stessi diritti acquisiti fino ad ora, praticamente migliorando la clausola sociale prevista dalla normativa vigente che ha durata di un solo anno. Se qualcuno tende a non riconoscere questo risultato come ottimo per i dipendenti o non ha realtà dei fatti o, ancor peggio, finge di non comprenderlo in modo strumentale”. 

“Va dato atto che l’attuale presidente Proietti di concerto con l’assessore con delega De Rebotti hanno preso in mano la cosa e portato a termine le procedure previste. Nota dolente che restano ancora i 4 lotti su cui si svolgerà la gara per i quali parecchi avevano promesso che sarebbero stati aboliti, in un unico lotto, fingendo di non capire che era impossibile che ciò potesse avvenire stante atti governativi vigenti in materia. Questo elemento potrebbe essere superato dalla nuova formula che consente la possibilità di aggiudicazione di tutti e quattro i lotti, anziché due soli, ad un unico soggetto partecipante, come avevamo proposto. Resta necessaria una fase di contrattazione, da noi proposta, con la Regione per salvaguardare i prossimi assunti. Reputiamo davvero ridicolo, quindi, quando c’è qualcuno che a tutti i costi vuole prendersi la paternità dei meriti che non ha, ovvero che non son tutti propri. Ciò dimostra una debolezza politico-sindacale priva di progettualità, tesa solo a denigrare il lavoro degli altri, degna di un sindacato autonomo, con i quale riscontriamo sempre più vicinanze”.