Prosegue a Calvi dell’Umbria il fitto programma di iniziativa di “CalvinFesta” pensato dall’amministrazione comunale, assessorato alla cultura, per le festività natalizie. Sabato prossimo, 28 dicembre Calvi celebra i giovani vincitori del prestigioso Premio Rossellini con la proiezione dei cortometraggi girati in paese. I cortometraggi stessi, come ormai tradizione consolidata, sono stati presentati in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma. I due vincitori sono “Cenerentole notturne” di Anita Colombo e “San Pancrazio” di Mattia Maietta. “Principale obiettivo del premio – spiega l’assessore comunale alla cultura Francesco Verdinelli – è mettere a disposizione dei giovani sceneggiatori un contributo per la realizzazione e la trasposizione filmica delle sceneggiature giudicate meritevoli, nell’intento di celebrare la creatività e favorire la produzione culturale.
I cortometraggi sono stati girati, per il quinto anno consecutivo, a Calvi dell’Umbria e questo rappresenta anche un importante veicolo promozionale per il nostro territorio”, nota ancora Verdinelli. “Scegliere poi di rivolgersi ad autori che non abbiano superato i 35 anni – sottolinea infine – vuol dire tener fede ad uno dei desideri di Roberto Rossellini e degli scopi del Premio, che è quello di promuovere ed incoraggiare i talenti delle nuove generazioni”. Secondo le motivazioni della giuria il premio a “Cenerentole notturne” è stato assegnato “Per aver saputo ritrarre con sensibilità e inquietudine tanti aspetti del mondo femminile, che sotto il trucco giocoso e le stelline luccicanti nasconde paure e fragilità, ma che sa anche donarsi reciproca solidarietà e coraggio”. Il premio a “San Pancrazio” invece “per aver saputo raccontare, con l’innocenza semplice dei bambini e con il gusto raffinato del cinema muto, gli ideali universali della verità e della libertà di pensiero e di espressione, in contrapposizione all’incoerenza e all’ipocrisia degli adulti”.
Cinema ma anche Giubileo. Venerdì 27 dicembre alle 16.30, infatti, nel foyer del teatro del Monastero sarà inaugurata la mostra fotografica “Sorella polvere, Fratello sudore” di Maurizio Di Loreti, visitabile fino al 6 gennaio. Il progetto, dedicato al Giubileo del 2000, restituisce uno sguardo documentaristico sul volto umano dell’evento, concentrandosi sul lavoro degli operai impegnati nella trasformazione della città di Roma. “Ho lavorato tre anni per mostrare, non tanto le opere realizzate o il restyling della città, ma il volto della figura che ha contribuito, con il proprio sudore e la propria fatica, a preparare il terreno dove ospitare questo imponente evento: l’operaio”, dice Di Loreti, spiegando la mostra. “Ho seguito, inoltre – aggiunge – il fenomeno dei Papa Boys e immortalato Pellegrini e cittadini comuni nello scenario della ricostruzione della città.
Oggi, dopo 25 anni, tante cose sono cambiate. Maurizio Di Loreti è fotoreporter, giornalista e documentary filmmaker, formatosi nella fotografia documentaristica. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali ed è stato inviato in Iraq nel 2003 durante il conflitto. Ha lavorato come direttore della fotografia per documentari e cinema di finzione ed è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Roma. Sempre il 27 alle 17,15 al teatro del Monastero ci sarà la presentazione del libro di Antonio Bufo “Il porto dell’olio” con la presentazione di Luca Racanicchi e a cura dell’associazione Amici della Musica.







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