Il Questore Abenante ha emesso cinque provvedimenti di divieto di ritorno nel Comune di San Gemini della durata di tre anni ciascuno.
I provvedimenti – notificati nelle ultime ore – sono stati adottati a seguito delle proposte formulate dal Comando Stazione Carabinieri di San Gemini, che aveva segnalato alla Divisione Anticrimine della Questura cinque persone, tutte gravate da numerosi precedenti penali e di polizia e non residenti nella piccola cittadina umbra.
I cinque provvedimenti riguardano cittadini, sia italiani che stranieri, che – secondo quanto emerso dalle verifiche effettuate nelle banche dati di Polizia – risultano:
- più volte denunciati o condannati per reati contro il patrimonio (furti con destrezza, furti in abitazione, indebito utilizzo di carte di pagamento, ricettazione);
- già destinatari di precedenti divieti di ritorno in altri Comuni dell’Umbria, della Toscana e delle Marche;
- privi di attività lavorativa, residenza o legami territoriali con San Gemini, lasciando presumere che la loro presenza fosse finalizzata alla commissione di nuovi reati.
A ciascuno dei cinque soggetti è stato vietato il ritorno nel Comune di San Gemini per un periodo di tre anni.
Inoltre la Squadra Mobile ha dato esecuzione alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 36 anni, originario della Bielorussia, condannato in via definitiva a dieci mesi di detenzione commessi nel territorio ternano.
Il soggetto, rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile, è stato accompagnato presso la propria abitazione dove sta ora scontando la pena prevista dal provvedimento giudiziario.
Il Questore Michele Abenante ha dichiarato:
«L’adozione dei divieti di ritorno rappresenta uno strumento essenziale per tutelare la comunità locale dai reati predatori commessi da soggetti che, per condotte e precedenti, risultano concretamente pericolosi»







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