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Verso il nuovo Piano Faunistico-Venatorio regionale e il nuovo regolamento della caccia al cinghiale, le proposte discusse in Consulta

Primo passo verso la revisione del regolamento della caccia al cinghiale in Umbria. Durante lultima riunione della Consulta Faunistico-Venatoria, infatti, sono state presentate a tutti i membri delle associazioni venatorie le proposte e le intenzioni dell’assessorato regionale alla Caccia riguardo alla revisione del regolamento in materia. Lobiettivo della Regione è quello di aggiornare le norme nell’ottica di migliorare la gestione faunistica, mantenere un equilibrio sostenibile della popolazione di cinghiale e ridurre in modo significativo i danni che questa specie causa alle colture agricole, così come il numero degli incidenti stradali.
Il fine ultimo è lapprovazione di un regolamento moderno, equilibrato e condiviso, che tuteli contemporaneamente il mondo venatorio, quello agricolo e quello ambientale.
Tra le novità allo studio e in via di condivisione, c’è la possibilità di una suddivisione del territorio regionale da destinare alle diverse forme di caccia, così da evitare sovrapposizioni e contrapposizioni tra le attività e rendere più efficiente la gestione complessiva.
Tra le ipotesi di lavoro, tuttora in fase di definizione, c’è quella di assegnare alle squadre alcuni settori fissi, lasciandone altri disponibili tramite prenotazioni via app. Si tratta di proposte aperte al confronto e ancora in fase di studio, poiché la Regione intende lavorare in un clima di dialogo costruttivo con tutte le parti interessate. Il traguardo condiviso dovrà essere quello di arrivare a un sistema di gestione più funzionale rispetto al raggiungimento degli obiettivi condivisi in Consulta.
Parallelamente, lassessorato sta proseguendo i lavori per la stesura del nuovo Piano Faunistico-Venatorio, per la definizione del nuovo sistema di rilascio del tesserino venatorio e per la creazione della filiera delle carni selvatiche, strumenti fondamentali per unorganizzazione moderna e coerente dell’attività venatoria regionale.
Lassessorato conferma la massima disponibilità al confronto, nella convinzione che soltanto attraverso un dialogo serio e responsabile si possa giungere a soluzioni che rispondano realmente alle esigenze del territorio e delle comunità coinvolte.

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