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Stadio-clinica, Ferranti: “l’impugnazione della Regione è un atto surreale”

“L’impugnazione da parte della Regione della delibera del Comune di Terni con la quale si dava via libera alla realizzazione del progetto stadio-clinica è un atto surreale. Di solito infatti a tutelare i propri interessi privati ricorrendo al Tar sono, per l’appunto, i privati stessi che contestano le scelte amministrative”. A dirlo è il vice Presidente Francesco Maria Ferranti che interviene sugli ultimi sviluppi riguardanti la vicenda dello stadio e della clinica privata a Terni. “In questo caso – osserva Ferranti – a tutelare interessi privati su una progettazione dichiarata di interesse pubblico dal Consiglio comunale di Terni nel 2021 è invece la Regione dell’Umbria.

Appare evidente che l’interesse della Regione a guida centrosinistra è impedire a Terni e all’Umbria del sud di essere dotati di una clinica privata convenzionata e di un nuovo e moderno stadio. Tutto ciò – sottolinea – si associa a quanto emerso nel corso del recente Consiglio comunale aperto alla presenza della Presidente della Regione Proietti, dove è plasticamente emerso che per la realizzazione del nuovo ospedale gli ultimi 12 mesi sono trascorsi nell’assenza di ogni iniziativa utile e che quindi si riparte dal punto zero andando a cercare un’area dove farlo.

E’ la dimostrazione – dichiara il vice Presidente – che l’attuale governo regionale non sta adeguatamente tutelando gli interessi di Terni, della provincia e dell’Umbria meridionale, né dal punto di vista della crescita, né da quello del diritto dei cittadini ad usufruire di una sanità efficiente. Ritengo che tutti i pubblici amministratori che abbiano interesse invece a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, a garantire una sanità efficiente e a promuovere la crescita di un territorio – conclude Ferranti – siano chiamati a mettere in campo tutte le iniziative amministrative e politiche utili a far sì che questo modus operandi venga prontamente invertito”.

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