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Truffa ai danni di un’anziana: due giovani nordafricani arrestati dalla Polizia di Stato

Nel primo pomeriggio di sabato scorso, personale della Squadra Mobile della Questura di Terni ha tratto in arresto in flagranza di reato due giovani, di origine nordafricana, ritenuti responsabili di una truffa ai danni di un’anziana residente in città.

L’intervento è scaturito da una segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112, grazie alla prontezza della vittima, una donna di 68 anni, che – pur sotto pressione – è riuscita con lucidità a non cadere nel raggiro e chiamare la Polizia di Stato mentre era ancora in linea con il truffatore.

La donna era stata contattata telefonicamente da un uomo che, fingendosi suo nipote, le chiedeva di consegnare una somma di 3.000 euro in contanti per presunte bollette arretrate.
La vittima ha preso tempo e con una scusa si è allontanata dal telefono fisso, fingendo di dover recuperare il denaro che le era stato chiesto da un’altra stanza, ma ne ha approfittato per contattare il 112 con il suo telefonino e chiedere aiuto.

Non solo: una volta ripresa la conversazione con il truffatore, la donna ha continuato la conversazione, fingendo di contare i soldi e raccogliendo le banconote in mazzette suddivise per taglio, in modo da guadagnare minuti preziosi e consentire alla Squadra Mobile, già in movimento verso la sua abitazione, di raggiungere il posto e predisporre il servizio di intervento.

Poco dopo, un uomo si è presentato alla porta della donna per ritirare la somma richiesta, ma è stato bloccato dagli agenti della Squadra Mobile subito dopo la consegna.

Il complice, che lo attendeva a bordo di un’autovettura, è stato fermato nelle vicinanze. Entrambi, risultati privi di documenti, sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione, che ha consentito di identificarli come nordafricani.

Si tratta di un episodio inusuale, poiché le truffe agli anziani registrate in provincia finora erano state quasi esclusivamente riconducibili a gruppi provenienti dal sud Italia. L’arresto odierno rappresenta dunque un nuovo fronte operativo su cui la Polizia di Stato sta concentrando l’attenzione investigativa.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, i due sono stati arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo.

Nella mattinata odierna, al termine dell’udienza, il Giudice ha disposto l’obbligo di dimora nelle rispettive residenze. Nei loro confronti il Questore Abenante ha adottato anche il divieto di ritorno nel Comune di Terni per la durata di anni 3.

La Questura di Terni rinnova l’invito ai cittadini, soprattutto alle persone anziane, a diffidare di chiunque chieda denaro con pretesti telefonici e a contattare sempre con tempestività il numero unico di emergenza 112, come avvenuto in questo caso, che ha consentito un intervento immediato e risolutivo.

Foto: RietiLife ©

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