“L’estate a Terni è viva. Dal 1° giugno – dichiara l’assessore alla Cultura Michela Bordoni – abbiamo contato almeno 60 appuntamenti che sono stati pubblicizzati nel sito istituzionale del Comune nella sezione eventi. Ringrazio l’ufficio cultura e l’ufficio comunicazione per il puntuale aggiornamento. Ringrazio soprattutto tutti gli artisti, le associazioni, i volontari che hanno promosso queste iniziative teatrali, musicali, di danza e balletto, di cinema, espositive, convegnistiche. E’ grazie alla sinergia con loro che a Piediluco, a Marmore, a Collescipoli, a Collestatte, a Carsulae, a Cardeto, all’Anfiteatro, nel centro della città, migliaia di ternani vi hanno partecipato. Almeno altri venti appuntamenti si terranno nella rimanente parte di agosto e a settembre. Abbiamo promosso in tutti i modi gli appuntamenti culturali e di intrattenimento nel periodo estivo, utilizzando tutte le nostre leve, dal patrocinio, ai bandi, alla messa a disposizione delle risorse, per la verità non tante per i problemi economici che l’Ente sta superando.
Il risultato è stato un cartellone ad ampio spettro culturale, che ha spaziato dal pop alla lirica, passando per contaminazioni tra musica classica e operetta, con eventi diffusi.
Noi non ci giustifichiamo, noi governiamo e portiamo risultati. L’Amministrazione Bandecchi crede fortemente negli appuntamenti culturali come momento identitario e produttivo della città, nonchè nelle sue ricadute turistiche e attrattive.
Solo i politicanti che hanno male amministrato questa città possono parlare di crisi culturale. Chi oggi, dal centrodestra ai 5 Stelle, usa questo termine dimostra due cose: o non conosce i fatti o preferisce ignorarli.
Oggi in maniera strumentale si guarda solo al Baravai, un bando – lo diciamo con chiarezza – che è stato redatto dalla precedente amministrazione di centrodestra. Se allora avessero avuto davvero una visione culturale, l’avrebbero messa nero su bianco. Invece, quel bando non prevedeva alcun obbligo di apertura continuativa, ma solo un’opportunità, che negli anni passati non è stata colta e trasformata in un reale valore per la città.
Come Amministrazione Bandecchi, monitoriamo costantemente le attività del concessionario, tutelando l’interesse pubblico e assicurandoci che ogni spazio culturale sia valorizzato.
La differenza è chiara: Il centrodestra ha scritto un bando per il Baravai senza obblighi e senza visione, i 5 Stelle si limitano a fare polemica e demagogia spicciola, noi abbiamo creato un ricco cartellone, moltiplicando gli eventi e aprendo la cultura a tutti senza distinzione di colore, estrazione culturali o associative. Oggi Terni ha una guida che non si nasconde dietro le parole, ma programma, costruisce e consegna ai cittadini una cultura viva, accessibile e di qualità”.