Con la proposta di delibera N. 208 DEL 10/07/2025 viene approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Comune di Terni e Prefettura rispetto al progetto di Controllo di Vicinato.
Il Controllo del Vicinato, però, così come è stato concepito dall’ Amministrazione è un progetto incompleto, privo di strumenti operativi e tecnologie adeguate, ossia assomiglia più ad una forma di ronde semi-organizzate.
Già ad agosto 2024 proposi con un mio atto di indirizzo lo studio e l’adozione dei gruppi di controllo di vicinato, in quella sede avevo promosso una forma più innovativa e funzionale.
Oggi riproporre il Controllo del Vicinato, dopo aver bocciato la mia proposta in Consiglio Comunale, senza dotarlo di canali privilegiati con le Forze dell’Ordine, senza l’ausilio di app di prossimità geolocalizzata per la comunicazione civica tra residenti e senza un piano di formazione serio, continuativo e certificato dei cittadini volontari, rischia di trasformarlo in un’operazione puramente simbolica.
Nel protocollo non esiste alcuna piattaforma digitale, nessuna app, nessun sistema di messaggistica protetta per comunicare in modo tempestivo e sicuro. I cittadini coinvolti sono lasciati a sé stessi, con il solo riferimento generico al numero unico di emergenza 112. Nessuna procedura “smart”, nessuna struttura organizzativa, ma solo buone intenzioni.
Le buone pratiche esistono, in Italia e in Europa. Le app “di vicinato” dimostrano che con la tecnologia giusta e la collaborazione delle istituzioni è possibile rendere i cittadini parte attiva della sicurezza urbana. In molte città italiane — da Modena a Verona — questi gruppi sono integrati in sistemi digitali, supportati da corsi, incontri e rendicontazioni periodiche.
Per questo motivo rivolgo un appello all’Amministrazione comunale affinché ripensi da subito l’impianto del progetto attivando un canale digitale dedicato che consenta ai coordinatori dei gruppi di controllo di vicinato di comunicare in modo diretto e protetto con le Autorità Competenti promuovendo allo stesso tempo percorsi formativi strutturati e certificati.
La mia premura è quella di evitare che uno strumento potenzialmente efficace, senza i dovuti correttivi, si riveli inefficace e quindi solo un intralcio al lavoro delle Forze dell’Ordine.
Roberto Pastura
Capogruppo Fdi al Consiglio Comunale di Terni