I capigruppo di Fdi, Roberto Pastura, di Fi, Francesco Ferranti, di Masselli sindaco, Valdimiro Orsini, del misto, Cinzia Fabrizi, hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Spada, un atto di indirizzo sulla Tutela dell’imprenditoria locale e contrasto agli effetti distorsivi del massimo ribasso negli appalti pubblici
“Premesso che
- Le modalità di affidamento degli appalti pubblici da parte delle pubbliche amministrazioni rappresentano una leva strategica per promuovere la qualità dell’azione amministrativa, la sostenibilità economica e il radicamento territoriale dell’economia;
- È assodato che il ricorso al solo criterio del massimo ribasso nell’aggiudicazione, in particolare, di gare per lavori pubblici e di servizi compromette la qualità delle prestazioni richieste e comprime il riconoscimento della professionalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- È necessaria una visione complessiva e un forte senso di responsabilità nella gestione della spesa pubblica, infatti solo in alcuni casi, e in presenza di condizioni tecniche ben definite, il criterio del massimo ribasso può rappresentare una soluzione coerente che non impatta negativamente sulle economie realizzative dell’opera né sulle tutele del lavoro;
Considerato che
- L’ordinamento vigente, a partire dal Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), promuove una più ampia adozione di criteri qualitativi, attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), che consente di valutare anche aspetti legati alla professionalità, alle esperienze pregresse, alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnica delle imprese;
- In tale ottica il medesimo Codice, anche per favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese, prevede la possibilità per la stazione appaltante di suddividere le opere pubbliche complesse in lotti funzionali o prestazionali (art. 58) agevolando l’accesso alle gare di soggetti economici che, pur qualificati, non dispongono della struttura per partecipare a commesse di dimensioni troppo elevate;
- È diffusa, una crescente preoccupazione rispetto all’impatto che ribassi elevati, possono avere sulla capacità effettiva delle imprese aggiudicatarie di garantire standard qualitativi adeguati, il rispetto delle normative sulla sicurezza e la regolarità retributiva nei confronti dei lavoratori;
Rilevato inoltre che
- Importanti realtà associative del tessuto imprenditoriale locale hanno espresso, forti preoccupazioni rispetto ad una tendenza che rischia di marginalizzare le piccole e medie imprese locali rendendo di fatto insostenibile la partecipazione alle gare pubbliche;
- Le amministrazioni pubbliche, in coerenza con i principi di legalità, economicità, trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa, sono chiamate a esercitare una funzione di indirizzo e controllo che valorizzi le imprese serie e affidabili;
- Il pieno rispetto del principio di concorrenza richiede che anche l’imprenditoria locale, quando in possesso dei requisiti tecnici ed economici richiesti, possa operare in un contesto regolato da criteri oggettivi, trasparenti e misurabili, che premiano la qualità e la sostenibilità dell’offerta;
il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta
- A promuovere una revisione delle procedure interne di progettazione e affidamento degli appalti pubblici privilegiando l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), così come previsto dal Codice dei contratti pubblici;
- A definire, in sede di redazione degli atti di gara, requisiti premiali legati alla qualità dell’offerta, alla sostenibilità sociale ed ambientale, all’integrità aziendale e alla premialità occupazionale;
- Ad incentivare, anche attraverso protocolli di intesa con le associazioni di categoria, forme di partecipazione e confronto in fase di programmazione degli appalti, con l’obiettivo di garantire trasparenza, efficienza e una più ampia inclusione del tessuto imprenditoriale locale, sempre nel pieno rispetto della normativa vigente, dei principi di concorrenza, imparzialità e trasparenza;
- A monitorare con cadenza periodica l’andamento delle gare, i ribassi praticati e gli effetti sull’economia e sull’occupazione locale presentando annualmente un rapporto degli appalti pubblici in Consiglio comunale”.