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“Paz Esperienza Cesi”, conclusa la quattro giorni che ha visto studenti, esperti ed abitanti costruire insieme una nuova idea di marketing

Si è concluso a Cesi il progetto “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”, un evento di quattro giorni dedicato all’innovazione e rigenerazione del borgo. Dal 15 al 18 luglio scorsi, Cesi è stato il fulcro di incontri, workshop ed esperienze sul territorio, con l’obiettivo di ridisegnarne la reputazione come “Porta dell’Umbria”. L’iniziativa, parte del più ampio progetto “Cesi 2026 – Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor”, è l’unico progetto in Umbria, tra i 21 italiani, finanziato dal Ministero della Cultura tramite il PNRR.

Francesco Maria Giuli, ideatore del progetto “PAZ /// esperienza Cesi”, a conclusione dell’iniziativa ha dichiarato: “Chiudiamo una quattro giorni intensa con un ciclo di laboratori sul design esperienziale che noi abbiamo chiamato design errante che fa riferimento al concetto di erranza e di restanza, quel principio per cui le persone vanno e vengono dai territori, piccoli luoghi dove c’è una storia, c’è una antropologia del territorio e culturale e che noi abbiamo indagato utilizzando strumenti legati al design come vista, materiali, forme, simboli, tessiture. Quindi stiamo cercando di costruire una identità visiva del luogo per rivitalizzarlo attraverso segni, simboli, segnaletica, design di prodotto. Gli studenti universitari hanno lavorato con degli esperti parlando anche di buona amministrazione del territorio, aree interne, aree rurali, piccole e remote schegge di vita, multimediale. Un design esperienziale che parte dal campo, lavorando fisicamente e abbiamo sperimentato come gli strumenti del design possono migliorare la vita di una comunità”.

L’evento ha visto la partecipazione di 26 studenti dei corsi di Laurea Magistrale in Design dell’Università Roma Sapienza (22) e dell’Università degli Studi di Perugia (4), coinvolti in un campo progettuale intensivo insieme a educatori e professionisti di vari settori, tra cui designer, antropologi, archeologi, speleologi, climbers, giornalisti, registi, amministratori e musicisti. Gli interventi si sono concentrati su cinque aree tematiche principali: design per il sociale, design per i paesaggi culturali, marketing strategico locale, antropologia culturale per i territori e multimedial design per i territori.

La giornata inaugurale di martedì 15 luglio, incentrata sul tema “Antropologia, persone, relazioni”, ha visto la partecipazione di Franco Arminio, poeta, scrittore e “paesologo”, che ha condotto un’analisi etnografica sul campo del borgo di Cesi. Arminio ha sottolineato come “rigenerando i borghi si rigenera l’Italia” e ha definito i paesi come “riserva di comunità”, evidenziando la necessità di un “nuovo metabolismo sociale”. Ai giovani partecipanti è stato consegnato un “taccuino etnografico” per documentare il territorio, con l’obiettivo di arrivare a risultati concreti come una nuova identità visiva, segnaletica e design di prodotto.

Il laboratorio di Design per il Sociale ha ospitato Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso (BO), che ha condiviso la sua esperienza nelle pratiche di buon design applicate alla pubblica amministrazione. Chiara Zhu, designer veneziana, ha guidato il laboratorio di Team Building.

Mercoledì 16 luglio, il programma è proseguito sulla linea di “Terra – Spazio, movimento”, con un laboratorio di design per i paesaggi culturali che ha incluso una visita agli scavi della città romana di Carsulae. Sono intervenuti Rosa Tiziana Bruno, ricercatrice presso l’Università Complutense di Madrid, e Matteo Carboni di Utilità Manifesta per un laboratorio di storytelling sul movimento.

In serata, in collaborazione con il Gruppo Speleo GSTA di Cesi, si è tenuta una escursione alla Grotta Eolia. Il prossimo luogo su cui si punterà è infatti questa grotta che si estende per circa 180 metri con due rami, uno turistico e l’altro più tecnico, nella montagna di Cesi. Al suo interno si possono ammirare concrezioni (formazioni calcaree) ma c’è anche la possibilità di studiare eventi sismici grazie all’ausilio del sismografo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che consente di accedere ad alcuni dati. Si realizzano già al suo interno studi degli insetti, con due specie nuove individuate all’interno della grotta. Si stanno facendo delle ricerche sulle varie prosecuzioni che si possono trovare all’interno. Essendo infatti una “grotta eolica”, e quindi con circolazione d’aria, si presume che ci siano più aperture verso l’esterno. Una corrente d’aria che permette di avere temperatura costante di circa 12 gradi in estate e in inverno.

Giovedì 17 luglio, per la tematica “Fuoco – Immagine, rappresentazione”, si è tenuto un laboratorio di multimedial design per i territori con un “trekking grafico” al sito archeologico dell’Ara Major. L’incontro culminante della giornata ha visto Alessandro Ubertis, presidente Unicom, approfondire il ruolo della comunicazione nel marketing territoriale. Ubertis ha sottolineato l’importanza di una solida strategia analitica e di un piano che vada oltre la semplice informazione per creare un ritorno reputazionale ed economico duraturo. La sera si è tenuta la proiezione gratuita dei lavori svolti nel laboratorio multimediale, intitolata “Nuova dimensione Cesi”.

Il campus progettuale si è concluso venerdì 18 luglio sulla linea “Aria – Valore, immateriale”. La giornata ha incluso un Lab Marketing strategico locale, incentrato sulla progettazione di campagne ADV e istituzionali per piccole attività locali, e un laboratorio di Brand Design Oriented condotto nuovamente da Alessandro Ubertis, volto a sviluppare strategie di design per accrescere l’attrattività del borgo di Cesi.

A conclusione delle quattro giornate gli organizzatori del progetto inoltre affermano: “La prospettiva di progettare identità visiva, segnaletica e oggetti che possano migliorare la fruizione del borgo di Cesi da parte degli abitanti in primis è stato il pretesto per accompagnare gli studenti partecipanti nella ricerca profonda di tutti quegli elementi che partecipano alla generazione dell’unicità del borgo di Cesi, unicità che va preservata attraverso il rispetto dell’identità del luogo e rigenerata attraverso la progettazione di ciò che può migliorare la qualità della vita del borgo, prestando bene attenzione a non cadere nell’errore dell’inutile e del superfluo. Per lavorare con i territori è necessario che ‘il buon designer’ faccia esperienza reale della vita del luogo entrando in relazione con le persone ma anche con tutti quei valori materiali e immateriali che danno vita all’anima dei piccoli borghi italiani. Così l’identità di un luogo nasce dall’ascolto della comunità, dalla luce naturale che definisce le sue ombre, dalla festa intima del santo patrono, dal suo dialetto, dai piatti tipici, dalla chiesa, dagli alberi sotto i quali si prende il fresco, dai profumi con la consapevolezza che anche macchine, traffico, stato d’animo, presenza o assenza di servizi pubblici, come i collegamenti possono definire l’identità di un borgo. Quello che in questi giorni abbiamo cercato di fare è dare agli studenti la possibilità di lavorare sulla visione del borgo di Cesi, sposando a questa profonda esperienza la seguente riflessione: i borghi italiani non sono prodotti ma luoghi di vita quotidiana e il marketing territoriale è chiamato a tenerne sempre conto”.

Questi i nomi degli studenti dell’Università degli Studi di Perugia che hanno partecipato: Sonia Lepri, Rita Ester Dandola, Maria Elena Demartino, Massimo Marangoni. Questi quelli dell’Università Roma Sapienza: Giulia Abbatematteo, Federica Binario, Roberta Iadisernia, Michele Dipalma, Andrea Della Vecchia, Irene Moretti, Giacomo De Bellis, Najoua El Kasmi, Fabiana Chieco, Davide Vallati, Lorenzo Filosofi, Valentina Capecci, Cosmina Daniela Tarnauceanu, Giada Battaglia, Lisa De Candido, William Graziani, Serena Ferrara, Laura Minelli, Caterina Vettralno, Alessandro Terrini, Joao Vitor de Oliveira Macêdo, Luca Mastrangelo.

A fare da cornice all’evento, ancora visitabile per tutto il mese di luglio, è stata allestita la mostra fotografica diffusa “Sergio Coppi fotografo ambulante”, con 173 opere del fotografo ternano esposte a dieci anni dalla sua scomparsa. La mostra è stata inaugurata presso la Chiesa di S. Angelo di Cesi ed è ospitata anche a Palazzo Contelori, residenza storica nel cuore di Cesi.

 

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