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Umbria, Ascani: uniti per battaglia su mobilità. Destra collabori
“Non si può e non si deve usare il tema del diritto alla mobilità degli umbri per rivendicazioni di parte come sta facendo in queste ore la destra. Né stravolgere il senso del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che abbiamo voluto per migliorare la vita dei pendolari, offrire servizi migliori e più sostenibili e che invece oggi viene sbandierato come scusa per giustificare il disagio che da mesi – non da giorni – le cittadine e i cittadini della mia regione subiscono. I cantieri sono essenziali per garantire infrastrutture efficienti e al passo con i tempi, ma Rfi e Trenitalia devono assicurare a chi viaggia per lavoro o studio alternative adeguate, comunicazioni tempestive. Questo non avviene. E il governo sta a guardare, invece di sollecitare doverosi interventi. Con la conseguenza che viene tradito il principio per cui il PNRR è stato pensato tant’è vero che gli umbri sono costretti a ricorrere a mezzi propri per mancanza di servizi. L’Umbria ha fatto importanti investimenti, ma non può essere abbandonata a se stessa. È per questo che da mesi incalziamo l’esecutivo. La destra rinunci alle divisioni e collabori per scongiurare l’isolamento di un’intera regione, per tutelare i cittadini e assicurare il ripristino dei treni sulla Direttissima. Senza inquinare il dibattito, ma facendo una politica al servizio del bene comune”, così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem.
“Non si può e non si deve usare il tema del diritto alla mobilità degli umbri per rivendicazioni di parte come sta facendo in queste ore la destra. Né stravolgere il senso del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che abbiamo voluto per migliorare la vita dei pendolari, offrire servizi migliori e più sostenibili e che invece oggi viene sbandierato come scusa per giustificare il disagio che da mesi – non da giorni – le cittadine e i cittadini della mia regione subiscono. I cantieri sono essenziali per garantire infrastrutture efficienti e al passo con i tempi, ma Rfi e Trenitalia devono assicurare a chi viaggia per lavoro o studio alternative adeguate, comunicazioni tempestive. Questo non avviene. E il governo sta a guardare, invece di sollecitare doverosi interventi. Con la conseguenza che viene tradito il principio per cui il PNRR è stato pensato tant’è vero che gli umbri sono costretti a ricorrere a mezzi propri per mancanza di servizi. L’Umbria ha fatto importanti investimenti, ma non può essere abbandonata a se stessa. È per questo che da mesi incalziamo l’esecutivo. La destra rinunci alle divisioni e collabori per scongiurare l’isolamento di un’intera regione, per tutelare i cittadini e assicurare il ripristino dei treni sulla Direttissima. Senza inquinare il dibattito, ma facendo una politica al servizio del bene comune”, così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem.
