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Sanità, M5S: “Serve un cambio di passo per il sud dell’Umbria “

“Un cambio di passo per la sanità ternana”.

A chiederlo il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che pone l’accento sulla mancata sinergia tra l’azienda ospedaliera e l’USL Umbria 2.

“I dati trionfalistici diffusi dalla direzione dell’azienda ospedaliera – dicono i consiglieri pentastellati – cozzano con la realtà in cui i pazienti vengono parcheggiati nei corridoi, i sindacati di infermieri e tecnici e persino l’ordine dei medici è sul piede di guerra. Un ospedale sempre più in affanno, con una mancanza di personale che porta l’organico a carichi di lavoro sempre più onerosi, ed un Pronto Soccorso sottoposto a uno stress continuo.

“Una situazione che sta per deflagrare se non si arriverà quanto prima a delle azioni risolutive e di netto cambiamento nella gestione e nella governance delle due aziende operanti nel sud dell’Umbria. Chiediamo alla presidente della Regione di agire repentinamente in questo senso, forte anche dei numeri negativi che delineano un continuo declino, sempre più difficile da invertire. I pochi risultati ottimistici che sbandiera la presidente Tesei sono principalmente il frutto dei sacrifici del personale sanitario che ha fatto miracoli per mantenere standard qualitativi di un certo livello. Se abbiamo ancora un ospedale che funziona, seppur sempre più indietro nelle classifiche nazionali, è solo grazie alla professionalità di chi ci lavora e non certo alle scelte calate dall’alto dalla giunta regionale. Una giunta che si era posta come obiettivo il cambiamento e l’ascolto, ma che in realtà è rimasta totalmente sorda ad ogni tipo di confronto.

I problemi sono sempre gli stessi e più il tempo passa più diventano strutturali. Disservizi e disagi che ricadono sulle spalle dei cittadini ternani sempre più costretti a spostarsi in altre strutture per richiedere determinati servizi sanitari. Le classifiche sugli standard sanitari relegano l’ospedale di Terni oltre la centesima posizione in Italia, una vergogna assoluta. Ben lontano dall’ospedale di Perugia. E il bilancio in termini di attrattività fuori regione, quello che per anni è stato un fiore all’occhiello a livello nazionale, è decisamente in passivo. Quando la Tesei viene a Terni e fa paragoni con la realtà del capoluogo dimostra nella migliore delle ipotesi di non conoscere bene ciò di cui parla. Non è ammissibile sentire la presidente della Regione affermare che l’alta specialità del nosocomio ternano sia uguale a quella del perugino. Quest’ultimo, infatti, usufruisce di strutture più moderne e di personale dedicato il cui numero, a Terni, resta ancora un sogno. L’estremo sud dell’Umbria – concludono i consiglieri del M5S – resta al solito figlio di un Dio minore”.

Foto: TerniLife ©

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