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La rinascita di Città Giardino, L’Antica Macelleria Pucci fa scegliere ai cittadini il murale per la nuova sede

(di Roberta Falasca) “Votate, votate, votate”. E’ l’appello dell’Antica Macelleria Pucci di Terni che lancia un sondaggio cittadino per scegliere quale murale potrà decorare la facciata di quella che diventerà la nuova sede  del negozio di via Piave 44, nel quartiere di Città Giardino.

Un artista di spessore internazionale Marco Goran Romano propone due tipologie di disegno: un murale, in stile floreale ma realizzato con un approccio stencil, è ispirato alle copertine della rivista d’arte Ver Sacrum. Si tratta di un intreccio complesso di linee che si trasformano in elementi naturali come fiori e foglie. Anche il lettering segue gli stilemi tipografici dei primi del Novecento.

Un’altra proposta si ispira ai layout compositivi presenti nei disegni di Alfons Mucha, un illustratore (nonché grafico e pittore originario della Repubblica Ceca) tra i maggiori esponenti dell’Art Nouveau in tutto il mondo. Le ramificazioni si intrecciano tra loro e dialogano con la cornice che le contiene. I colori sono un tributo all’araldica della Città di Terni, così come la T posizionata al centro della composizione.
Saranno proprio i cittadini, attraverso un like o un cuore sulla pagina Facebook ufficiale della macelleria a scegliere l’immagine.
“A maggio del 2019 – spiega il titolare della macelleria, l’imprenditore Andrea Pucci, figlio dello storico salumiere Ugo, la macelleria Pucci trasloca dalla sede storica (via Piave 44) alla sede provvisoria (via Piave 50). Solamente 50 metri di distanza che però si fanno sentire.
Una serie di infauste vicissitudini burocratiche bloccano tutto per quasi due anni. Dopo 5 anni di progettazione, due anni di blocco e 8 mesi di lavori, siamo arrivati al tetto e un po’ di più. Al piano terra sono già osservabili, anche per un passante attento, le pareti divisorie delle aree di lavoro. Sono partiti di buona lena gli impiantisti idraulici ed elettricisti.
Al primo piano stanno rapidamente prendendo forma tutte le celle di frigorifere e di stagionatura e gli spogliatoi del personale. Marzo 2022 sarà il mese clou perché inizieranno a vedersi i colori e le forme degli interni. Ad aprile 2022 arriveranno tutte le attrezzature.
Ancora oggi non sappiamo con certezza in quale settimana riusciremo ad aprire. Mancano all’appello un paio di passaggi burocratici e l’allaccio elettrico, non banali”.
La palazzina che ospiterà la macelleria Pucci diventerà uno spazio a 360 gradi aperto sul mondo della norcineria. Non solo dunque, negozio al dettaglio ma anche laboratorio per la trasformazione dei prodotti e area degustazione.
“In questi due anni – continua Pucci – è cambiato il mondo ed è proprio vero l’adagio ‘quello che non ti uccide, ti rende più forte’.
Usciamo da questo esilio rinforzati grazie ad una community social che ha continuato a supportarci in tutto questo tempo, comprando online sul nostro sito oppure venendo fino a Terni a trovarci.
Abbiamo dunque pensato di coinvolgere i cittadini  per una scelta di stile che lascerà il segno nella città di Terni.
Nei prossimi giorni sottoporremo la richiesta al Comune di Terni per un murale da realizzarsi su un grande muro posto su un’arteria stradale di grande passaggio.
È un passaggio simbolico, di attraversamento del nostro quartiere, il quartiere Città Giardino. Un quartiere di inizio ‘900, con palazzine stile liberty immerse in giardinetti privati che gli fanno da cornice.
È un bellissimo (in potenza) quartiere, ideale per la slow life, posto ai margini del fiume Nera. Avrebbe tutte le carte in regola per rappresentare la rinascita della città. Noi lo vorremmo celebrare con un murale di circa 25 metri quadrati.
Abbiamo chiesto ad un artista di piano nazionale, Marco Goran Romano, di studiare il caso e farci una proposta.
Chi vorrà potrà mettere un like se piace il murales a sfondo verde chiaro e le rose oppure mettere un cuore se piace il murale a sfondo verde scuro e la scritta Città giardino al centro.
Noi li amiamo entrambi. Quello con più preferenze verrà inserito nella richiesta di autorizzazione al Comune di Terni. Votate, votate, votate”.

LA STORIA DELLA MACELLERIA – L’origine della Macelleria Pucci va ritrovata nel piccolo comune di Massa Martana, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove nascono i fratelli Pucci Ugo, Angelo e Filippo. Sfuggendo alla fame del dopoguerra, si trasferiscono a Terni, seguendo la rinascita economica delle città. Negli Anni Sessanta il boom economico e il ritrovato benessere porta la carne fresca sulle tavole degli italiani e dunque i fratelli Pucci non potevano non cogliere l’opportunità. Nasceva ufficialmente l’epoca del “più fettine per tutti”, degli elettrodomestici in casa e dunque del frigorifero. Quello che era stato un bene di lusso, riservato all’alta borghesia e alla nobiltà, diventa un riscatto per tutte le classi sociali. Si perché in campagna il vitello si vendeva ai ricchi, e a tavola al massimo c’era il pollo. Ugo, che non aveva mai mangiato una fettina (o una bistecca) per i suoi primi quindici anni di vita, per la solita legge del contrappasso, diventa macellaio.In una primissima fase la macelleria viene collocata nel centro storico di Terni, in via Cavour. Certamente la città all’epoca non era come oggi. Nè esisteva il concetto di zona a traffico limitato. Poi lentamente i fratelli Pucci si danno nuovi obiettivi. Nel frattempo in via Piave 44, un vecchio macellaio di inizio Novecento era in difficoltà economica, faticava a pagare i debiti contratti con un commerciante di bestiame. Siamo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il commerciante di bestiame rileva l’attività e la mantiene per un periodo di tempo.

I fratelli Pucci decisero dunque di rilevare l’attività, chiudendo poco dopo il punto vendita di via Cavour. A quel punto i fratelli Pucci presero una decisione: Ugo sarebbe rimasto a Terni a occuparsi del negozio e della stagionatura dei salumi, Filippo e Angelo tornarono a Massa Martana per sviluppare altre attività inerenti la macelleria, l’allevamento e l’agricoltura.

Foto: TerniLife ©

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