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Il sogno di Lorenzo Barone è diventato realtà: raggiunto il villaggio più a nord del mondo in sella alla sua bici

“Ho terminato il viaggio! Ieri sera dopo 43 giorni e 2.801 km ho raggiunto il piccolo villaggio di Yuryung Khaya situato al termine della strada più a nord del mondo, in pochi minuti sono stato circondato dagli abitanti che sono venuti a festeggiare il mio arrivo, è stato incredibile”.
Scrive così il 23enne Lorenzo Barone di San Gemini nel suo profilo di Facebook, divenuto nel tempo un vero e proprio diario di bordo.
Lorenzo infatti – come scrive l’Ansa – era partito lo scorso febbraio per percorrere in bici la strada più a nord del mondo, in Siberia: è infatti arrivato al traguardo, a Yuryung Khaya, nella Repubblica di Sakha, dopo 2.801 chilometri percorsi sulle due ruote in solitaria. Lungo il tragitto, in questi due mesi, ha incontrato temperature anche di meno 45 gradi, mentre nell’ultima tratta del viaggio, dopo essersi lasciato alle spalle villaggi sperduti, ha pedalato su un fiume ghiacciato per 675 chilometri.
“Ho dato tutto me stesso – continua ancora – per portare a termine questa avventura ed ora sono a pezzi, sia fisicamente che mentalmente, però la soddisfazione e l’esperienza che ho vissuto è enorme ed ogni mio sforzo è stato ripagato. Voglio ringraziare tutti voi che mi seguite e supportate da casa per valorizzare ciò che faccio, grazie davvero.
Una cosa che ho imparato durante le mie avventure negli ultimi anni è che ognuno di noi, in qualsiasi ambito, non ha un vero e proprio limite, o meglio, il limite c’è ma non è qualcosa di fisso, non è un muro insormontabile, si può spostare e per spostarlo bisogna accumulare delle esperienze, quindi sbagliare, provare, riprovare, studiare, impegnarsi al massimo, affrontare i giorni facili ma ancora di più quelli difficili e andare avanti, sempre.
I limiti sono nella nostra mente, abbiamo tutti un potenziale incredibile”.
Foto: Web ©
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