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AFFIDO FAMILIARE, IL COMUNE DI NARNI PUNTA SULLA FORMAZIONE

Il Comune di Narni si dotato di un proprio regolamento e di una propria  “equipe affido”,  investendo nella formazione  continua e programmata dei propri operatori. Lo dice l’amministrazione in una nota nella quale fa chiarezza sulla natura e le finalità dell’affido famigliare.

“Si ritiene opportuno – scrive il Comune – fare alcune precisazioni. L’affido è uno strumento ampio e duttile rivolto ad aiutare famiglie in difficoltà attraverso una serie di accordi collaborativi tra le stesse e le istituzioni che nel territorio si occupano della cura e della protezione dei bambini e del sostegno delle famiglie.  L’affido è in genere uno strumento di breve durata, inserito in un contesto di azioni più ampie tutte finalizzate al recupero delle  capacità genitoriali della famiglia in origine. Le pluralità di modalità con le quali si articola l’affido, tra affido consensuale e non consensuale,  con l’intervento quindi del giudice tutelare  o del tribunale dei minorenni nei casi più gravi, rende lo strumento di notevole interesse per i servizi sociali   per i casi più problematici e complicati, per i quali le soluzioni non sono mai semplici.  Proprio per questa versatilità e per questa particolarità l’affido, che può essere definito un processo in continua valutazione da parte dei servizi interessati e delle relative famiglie, va  regolamentato affinché l’utilizzo dello stesso sia in  armonia con le linee guida nazionali e regionali. Quando si parla di minori e di relazioni famigliari la competenza e la professionalità devono essere al massimo.  La valutazione delle famiglie affidatarie e la valutazione del percorso di affido per un minore non è mai quindi il risultato della scelta di un singolo operatore, bensì il risultato di un processo di valutazione complessiva. La condivisione dello strumento tra più soggetti è la base  dello strumento stesso, d’altra parte l’affido è uno strumento particolare, agisce sulle relazioni  del minore e del minore nel contesto famigliare ed extrafamigliare, con ripercussioni, che se sbagliate, possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo psicofisico del minore nel suo futuro,  la condivisione plurisoggettiva nel processo di affido è la base del processo e la forza dello strumento per il suo stesso valore”. Foto (archivio) : TerniLife ©

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