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Avvisi di garanzia per falso ideologico ad assessori e consiglieri

Sono arrivati oggi gli avvisi di garanzia  per falso ideologico a nove consiglieri comunali e due assessori del Comune di Terni  che avrebbero fornito dichiarazioni non veritiere al momento della convalida della loro elezioni, nascondendo morosità o altre cause di incompatibilità.

Ai consiglieri viene contestata l’accusa di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico per aver omesso di dichiarare le proprie posizioni debitorie nei confronti dell’ente, causa di incompatibilità con la carica. Le pendenze – da tributi non versati a sanzioni del codice della strada compresi tra le poche decine e qualche migliaia di euro – sono state sanate ad inizio agosto dagli interessati, dopo l’istruttoria svolta dagli uffici comunali.

A un assessore la procura contesta di non aver attestato la carica di amministratore delegato di una società pubblica, dalla quale si è nel frattempo dimessa.

I consiglieri in questione sono Federico Brizi e Francesco Ferranti di Forza Italia (presidente del consiglio), Maurizio Cecconelli di Fratelli d’Italia, Luca Simonetti del M5s, Michele Rossi della lista Terni Civica, Emanuele Fiorini, Giulia Silvani e Monia Santini della Lega. L’assessore è Sonia Bertocco, mentre l’altro, Raffaello Federighi, è ormai ex consigliere visto che nell’ultima seduta è stata formalizzata la sua decadenza per via della Legge Severino.

Dure le opposizioni (Pd, TI e Senso Civico) che intervengono sulla vicenda autocertificazioni:

“Il gruppo consiliare del Partito Democratico, quello di Senso civico e di Terni Immagina prendono atto che la maggioranza aveva promesso un cambiamento ma dopo poco piu di due mesi dall’insediamento, ieri il consigliere Federighi è decaduto per precedenti giudiziari e oggi apprendiamo che gran parte dei consiglieri che sostengono l’attuale amministrazione e un assessore risulterebbero indagati per falsità in atto pubblico”. Lo si legge in una nota diffusa oggi pomeriggio dai gruppi consiliari di minoranza del Pd, di Senso Civico e di Terni Immagina.

“Verificheranno gli inquirenti – continua la nota – la sussistenza o meno del reato, conseguente a dichiarazioni non corrispondenti al vero in sede di autocertificazione delle pendenze tributarie e dei precedenti penali. Noi ci limitiamo a denunciare la gravità politica dell’accaduto.

Non possiamo infatti sottrarci al nostro dovere, che è quello di domandare alla città come sia possibile continuare a ritenere affidabile questa maggioranza, composta da consiglieri la cui parola – fatti i dovuti distinguo – non è credibile. La prima qualità che deve possedere un politico e un buon amministratore è che la sua parola sia veritiera. Oggi sappiamo che le parole che questa maggioranza pronuncia potrebbero costituire addirittura una falsità in atto pubblico”.

Foto: TerniLife ©

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