Trenta lavoratori, parte delle aziende nate dalla chiusura della Sogeco di San Liberato, a casa. E’ così che a Narni si ripete il trauma che sta colpendo il territorio nazionale: la chiusura di un azienda malgrado il considerevole numero di commesse sul tavolo.
All’improvviso 30 persone si ritrovano senza lavoro perché il giudice fallimentare ha messo in vendita i macchinari, aggiudicati da una ditta “sconosciuta”che sembra non voler continuare il lavoro nella sede narnese.
All’interno dei grandi capannini che ospitavano la Sogeco si erano insediate tre aziende che, nel tempo, sono riuscite ad inserire nel proprio organico ben 30 unità produttive. Le rispettive aziende avevano preso in affitto i macchinari, gli stessi che ora stanno per essere smantellati e trasferiti.
La chiusura è stata inevitabile. I sindacati sono scesi in campo chiedendo aiuto alle Istituzioni. Foto: TerniLife ©