(R. F.) San Valentino, patrono di Terni non ha fatto il miracolo. La notte, dopo i festeggiamenti valentiniani colorati dai banchi dei semi salati venduti a caro prezzo al corso principale della città, non ha portato consiglio, a nessuno.
Il Consiglio comunale, convocato per oggi, giovedì 15 febbraio, su dissesto e dimissioni del sindaco, è saltato a causa del mancato numero legale. Già in mattinata, il partito Pd si era riunito per stilare un documento per chiedere al sindaco di ritirare le dimissioni. Non è stato possibile, perchè sarebbero servite 17 firme, 17 nomi, 17 appoggi. E a 17 non sono arrivati.
Sette consiglieri non si sono presentati in aula: Renato Bartolini, Michele Pennoni, Fabio Narciso, Alessandra Pantella, Gianfranco Teofrasti, Luigi Bencivenga e Silvano Ricci. Il consigliere regionale Pd, Eros Brega, che non vuole però sentir parlare di consiglieri “breghiani”, ha fatto sapere con una nota: “Premesso che i consiglieri comunali hanno una propria testa e libertà di pensiero, come dimostrato fino ad oggi – afferma Brega – come dirigente di questo partito che non si è mai sottratto alle proprie responsabilità, ricordo a me stesso e a tutti, come fatto già nelle sedi del Pd, che il sottoscritto nel 2016 è stato cacciato dalla maggioranza del governo di questa città con scelte chiare e precise, dietro cui ci sono nomi e cognomi, dentro ad un chiaro progetto politico che non sfugge a nessuno.
Oggi trovo veramente imbarazzante che chi è stato l’artefice di quel progetto, pensi di rifarsi una ‘verginità’. Non mi sono mai sottratto dalle mie responsabilità ma vorrei che qualcuno di questi autorevolissimi vertici istituzionali regionali ci dica se il progetto sulla città di Terni è finito o esiste ancora. Perché se esiste ancora sono disponibilissimo a valutarlo e sostenerlo, altrimenti, di conseguenza, ciascuno farà le proprie scelte”. L’assemblea è stata rimandata a domani, venerdì 16 febbraio.
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