Una vita spezzata a soli 33 anni quella di Alessandro Riccetti, nato a Terni, che dopo gli studi linguistici ha iniziato a lavorare nelle strutture alberghiere. Per questa stagione invernale era all’hotel Rigopiano, a Farindola dove non smetteva di nevicare, dove la valanga del 18 gennaio, probabilmente generata dalle quattro scosse sismiche di magnitudo superiore al 5, ha travolto e spostato di una decina di metri l’intera struttura.
I soccorsi hanno lavorato giorno e notte, senza sosta, ma dopo i primi due giorni nei quali sono state salvate nove persone (due erano già fuori l’albergo e hanno dato l’allarme), hanno estratto solo corpi senza vita e, dopo sette giorni, tra la notte di martedì e mercoledì anche quello di Alessandro. Questa mattina la Croce Rossa è arrivata alla casa della famiglia Riccetti per prendere i suoi vestiti, le sue cose.
Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo esprime il dolore di chi aspettava Alessandro, quello di un’intera città. Lo fa sulla sua pagina facebook:
“La notizia che tutta Terni si aspettava non è arrivata. Tante ore di angoscia e speranza terminano nel peggiore dei modi: il nostro Alessandro Riccetti è una delle vittime del disastro di Rigopiano. Un durissimo colpo per una famiglia già provata, un grande dolore per tutta la comunità ternana che perde un ragazzo perbene, un lavoratore, un giovane proiettato nel futuro. Una esistenza breve ma ricca di significato. Una vita, che nel suo valore e nei suoi valori, rimane tutta. L’amore per la famiglia, l’essere laborioso, l’attaccamento a Terni: grazie Alessandro per il testimone che hai lasciato alla nostra comunità”.
Foto: Terni Life ©