A rendere meno nefasto il futuro della Ternana ci ha pensato la stessa proprietà. “La Famiglia Rizzo conferma il proprio impegno sulla Ternana Calcio, anche se il progetto stadio-clinica rimane sub iudice – si legge in una nota –. Per questo motivo ed in linea con le aspettative della tifoseria i Rizzo sono prossimi a saldare, per intero, le scadenze del 16 dicembre, senza correre il minimo rischio di incappare in penalizzazioni ulteriori, non di meno la convenzione STADIUM-Comune di Terni e la determina 2088/25 del Comune sono ora all’esame di prestigiosi amministrativisti, nominati in forma indipendente dall’attuale proprietà, anche per valutare se l’intero iter della pratica sia o meno affetto da conflitti di interesse: argomento sul quale, ove necessario, si rientrerà in dettaglio. La tifoseria e la città debbono inoltre essere informati che l’amministratrice Pucci è stata revocata dall’assemblea, ma è ancora formalmente in carica, poiché, in pressoché contemporanea con la delibera societaria dell’11 dicembre u.s., da sola (?) e all’insaputa della proprietà, ha adottato e registrato una determina di accesso a uno strumento di regolazione della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Questa iniziativa è stata presa apparentemente per ovviare alla situazione di momentanea tensione finanziaria del club, ma nei fatti con l’obiettivo di evitare che il dottor Forti possa, per conto della Famiglia Rizzo, gestire il club e mettere mano anche e non solo sul contratto del signor Ferrero.
I prossimi passi della Famiglia Rizzo sono comunque segnati: attivare la richiesta di convalida, presso il Tribunale delle Imprese, della revoca per giusta causa della Pucci, rendendo immediatamente operativa la nomina del dottor Fabio Forti, già accettata dal professionista nel corso della assemblea dell’11 dicembre ultimo scorso; impugnare con un nuovo legale, fiduciario della proprietà, il provvedimento che ha penalizzato la squadra di 5 punti. Di certo, è intenzione della Famiglia gestire la società con tutti uomini di propria diretta emanazione, per poi tentare un serio risanamento dei conti del club. Invero, la più amplia libertà di manovra nella conduzione della società, per la Famiglia Rizzo, costituisce una condizione non trattabile, pena la adozione delle decisioni risolutive del caso che saranno eventualmente prese prima della prossima scadenza di febbraio: decisioni estreme di cui saranno però ben note le cause e i protagonisti.
Quanto infine alla esortazione del Primo Cittadino a recarsi presso il Consiglio Comunale, la Famiglia Rizzo declina il gentile invito, avendo già programmato in maniera analitica ogni possibile futura mossa.
Per il resto, si ringraziano i tesserati per la manifestata disponibilità al differimento parziale dei propri emolumenti, apprezzato ma rifiutato, anche per questioni di stile, al quale la Famiglia non ha mai rinunciato, malgrado le numerose provocazioni subite a tutti i livelli” conclude la nota.







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