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Bilancio Ast, verso l’economia circolare e la transizione ecologica

Orientare sempre più le attività verso l’economia circolare e la transizione ecologica, mediante l’uso efficiente dei materiali e dell’energia. Garantire la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza con efficaci sistemi di gestione e controllo degli impatti ambientali. Sviluppare progetti di riqualificazione ambientale e di eco-innovazione per lo sviluppo sostenibile del territorio ternano. Creare valore sostenibile a lungo termine attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi e una solida struttura finanziaria. Promuovere la sostenibilità sociale come valore aziendale fondamentale. L’impegno di AST in campo di sostenibilità si sviluppa a 360 gradi e per queste ragioni la storica azienda ternana, pur non rientrando tra soggetti per i quali la legge prevede tale adempimento come obbligatorio, ha deciso di redigere e presentare volontariamente ogni anno il rapporto di sostenibilità, come atto di trasparenza e di responsabilità sociale. Questo secondo report contiene una rendicontazione trasparente delle attività di AST nell’anno fiscale 2018/2019 (1 ottobre 2018 – 30 settembre 2019). Il bilancio di sostenibilità è stato realizzato in collaborazione con la società Greening Marketing Italia, adottando le linee guida e gli standard internazionali GRI. Contiene inoltre una serie di indicatori di circolarità che misurano le performance dell’azienda rispetto agli obiettivi della strategia dell’Unione Europea per l’economia circolare ed evidenzia come AST stia lavorando da protagonista in questa direzione. «La sostenibilità in tutte le sue accezioni (ambientale, sociale, economica) –  ha commentato l’amministratore delegato Massimiliano Burelli presentando il documento a stampa e istituzioni – è per AST un valore. Perché l’Azienda vuole contribuire alla salvaguardia del clima, ad una crescita economica sostenibile e alla tutela dei diritti umani e della sicurezza sul lavoro, in modo coerente con gli obiettivi del Green Deal promosso dall’Unione Europea e con l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile». Già oggi infatti le attività di AST sono orientate verso la “circolarità”, attraverso l’adozione di tecnologie avanzate, una progressiva efficienza nell’uso delle risorse e l’uso di materiali provenienti da riciclo. E lo saranno ancora di più in futuro, ad esempio con il progetto di recupero delle scorie in corso di realizzazione che pone AST all’avanguardia sul piano europeo. Una conferma di come il settore dell’acciaio possa essere tra i protagonisti virtuosi della transizione alla circular economy. «Ma la sostenibilità – ha concluso Burelli – per AST è anche una strategia. Perché ridurre gli impatti ambientali delle produzioni, migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse, sviluppare nuovi modelli di business socialmente responsabili è determinante anche dal punto di vista della competitività economica e del successo delle strategie aziendali».

 

 

Sostenibilità ambientale

Considerando che le aziende siderurgiche hanno in genere impatti ambientali rilevanti, nel caso di AST gli indicatori mostrano come siano già stati raggiunti risultati importanti, con un trend positivo nel corso degli ultimi anni. È così, in particolare, per quanto riguarda l’efficienza nell’uso dei materiali e dell’energia, la riduzione delle emissioni di gas serra, la riduzione dei rifiuti. Vediamo alcuni dati tra i più significativi:

  • Economia circolare: il 76,5% dei metalli utilizzati proviene da riciclo (rottami).
  • Riduzione dei rifiuti: la quantità di rifiuti per unità di prodotto si è ridotta del 14,3% nell’ultimo triennio.
  • Riduzione dei gas ad effetto serra: le emissioni per unità di prodotto si sono ridotte del 9% nell’ultimo triennio.
  • Efficienza energetica: è stato realizzato un impianto di recupero del calore per la generazione di vapore, il primo in Italia di questo tipo, che consente di risparmiare 15 milioni di tonnellate di gas ogni anno (con 30.000 tonnellate di emissioni di CO2 evitate).
  • Riciclo: è in corso di realizzazione il progetto per il recupero e il riutilizzo delle scorie (oltre 300.000 tonnellate all’anno), con la società finlandese Tapojarvi. Un progetto di avanguardia in Europa, ispirato ai principi della circular economy, con un investimento di circa 60 milioni di euro.
  • Rinaturalizzazione del parco scorie: è stato predisposto un progetto per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del territorio.
  • Eco-innovazione: 5,6 milioni di euro di investimenti ambientali nel 2018/2019;
  • Tutela ambientale: 35 milioni di euro di spesa nel 2018/19;

 

 

 

URBAN RE-GENERATION: IL DISTRETTO DELLA SOSTENIBILITA’

 

Terni è una delle più importanti realtà industriali del nostro Paese. Non è un caso, dunque, che nel momento in cui l’Europa sta promuovendo attraverso il Green Deal una trasformazione in chiave “green” del proprio sistema industriale, proprio a Terni abbia preso avvio con Urban Re-Generation il progetto di un distretto per la sostenibilità, l’economia circolare e la rigenerazione urbana.

Promosso da Confindustria Umbria e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, il progetto ha come primo nucleo fondante otto imprese, tra cui Acciai Speciali Terni, che operano in settori strategici quali l’acciaio, le energie rinnovabili, la chimica verde, alleate in nome dello sviluppo sostenibile

 

Sostenibilità economica

 

Nel corso degli ultimi anni AST ha reagito alle difficoltà rimettendo in ordine i conti, conquistando nuovi spazi di mercato, puntando sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sviluppando processi di innovazione. Nel 2018/19 le vendite risultano rivolte soprattutto al mercato nazionale (64%), mentre il 32% riguarda altri paesi europei e il 4% paesi extra U.E.

 

  • Produzione: 577 tonnellate (-3,7%)
  • Fatturato: 685.640 (-7%)
  • Investimenti: 824.000 euro (+3.6%)

La quota prevalente del valore aggiunto distribuito è destinata al capitale umano (138.897.000 euro), a fronte di 4.224.000 euro al capitale finanziario, 5.905.000 euro alla Pubblica Amministrazione e 33.911.000 euro trattenuti dall’azienda per ammortamenti.

 

Sostenibilità sociale

 

La sostenibilità sociale è un valore fondamentale per AST. Vediamo alcuni dati tra i più significativi:

  • 346 dipendenti (al 30/9/2019), di cui 1.685 operai, 510 impiegati, 122 quadri, 29 dirigenti.
  • Diritti umani, legalità e lotta alla corruzione: AST aderisce a Transparency International ed è una delle 14 grandi aziende italiane che fanno parte del Business Integrity Forum; ha inoltre sottoscritto un apposito protocollo con la Prefettura di Terni. Non utilizza minerali che provengono da zone con conflitti armati.
  • La salute e la sicurezza sul lavoro sono priorità fondamentali per AST. Va in questa direzione il Protocollo Salute Ambiente e Sicurezza, sottoscritto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali. Larga parte delle attività di formazione sono finalizzate alla sicurezza sul lavoro. L’indice di frequenza degli infortuni è pari a 3,4, rispetto ad un valore medio di 22 in aziende simili del settore siderurgico. È stata la prima azienda italiana a ricevere il riconoscimento da parte di DNV GL Business Assurance, uno dei principali enti di certificazione e verifica a livello mondiale, per le misure di sicurezza adottate nel 2020 contro l’epidemia da COVID 19
  • AST contribuisce, anche attraverso un proprio sistema di welfare aziendale, non solo allo sviluppo economico del territorio ma anche a quello sociale e culturale. In particolare con il Circolo Lavoratori Terni (10.088 soci) e la Cassa Mutua aziendale (302 assistiti), oltre che attraverso collaborazioni con scuole, Università, associazioni e istituzioni locali.

 

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