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Comitato Terni Solidale: “Cresce in città il mutualismo sociale”

A partire dal lockdown di ottobre, determinato dalle misure governative volte a limitare la diffusione del Covid-19, a Terni (come in altre città italiane) alcune realtà sociali, sindacali, culturali e politiche e hanno deciso di coordinare le forze e le capacità organizzative per fronteggiare la crisi economica e sociale che mordeva su quelle fasce della popolazione ternana che già si trovavano in situazioni precarie.

Ed è così che è nato il Comitato Terni Solidale il quale ha promosso in questo periodo numerose iniziative. La prossima sarà legata alla distribuzione della spesa solidale venerdì 22 gennaio, dalle ore 16,30 alle 17,30 presso il CS Germinal Cimarelli, via del Lanificio 19a previo contatto al 328 3737162.

“Alle difficoltà derivanti dalla crisi del 2008 – spiega il comitato – si sono aggiunte quelle della pandemia attuale.

L’Umbria è la Regione del Centro-Italia che a partire dalla crisi finanziaria di 13 anni fa, ha subito probabilmente una delle peggiori flessioni degli indicatori socio-economici dei cittadini e delle famiglie, del sistema produttivo e del mondo del lavoro. I tassi di disoccupazione sono cresciuti di molto, come anche il ricorso a forme contrattuali precarie e flessibili e parallelamente sono aumentati gli infortuni e le morti sul lavoro. Naturalmente sono incrementati i soggetti e le famiglie in situazioni di povertà assoluta e relativa soprattutto nelle due città principali: Perugia e Terni.

Il Covid non ha fatto altro che far esplodere le contraddizioni di questo sistema ovunque.

In questo contesto, a Terni, è nato il Comitato Terni Solidale, ispirato dalla logica del mutualismo conflittuale e incentrato sull’organizzazione della Spesa Solidale per rispondere direttamente alle esigenze di quei soggetti e di quelle famiglie che in città e nei suoi quartieri periferici non trovavano alcuna risposta dalle istituzioni locali (oltre alla scarsità delle soluzioni adottate dal Governo Conte, che si sono tradotte essenzialmente nelle briciole – tardive- del Reddito di Emergenza e in poche altre misure palliative).

La platea sempre più affollata di disoccupati, migranti, lavoratori in nero-precari-senza tutele, si è trovata a essere ancora più invisibile agli occhi dei governanti.

A molte di queste persone, il Comitato, grazie alle donazioni private dei singoli, è riuscito a dare una risposta sin da subito. Però sin dalla sua nascita, non si è trattato di puro e semplice assistenzialismo, ma appunto di mutualismo popolare – in cui ci si aiuta reciprocamente senza un rapporto caritatevole o gerarchico tra chi dona e chi riceve- fondato sull’autorizzazione dei militanti e delle famiglie beneficiarie della spesa.

Consapevoli della gravità della situazione e dell’incapacità e non volontà delle istituzioni locali di fronteggiare queste problematiche emergenti, il Comitato ha deciso di lavorare per costruire una linea politica rivendicativa e conflittuale, di non cadere nella pratica dell’associazionismo che va a tappare i buchi e le falde dei governanti, ma di far emergere quelle contraddizioni che attraversano questa società e chiedere risposte urgenti a chi ha il dovere giuridico-politico e morale di elaborarle.

Ma come si è tradotta questa modalità nel pratico? Partendo dal piano più strettamente organizzativo, TERNI SOLIDALE, è animata da alcuni soggetti già presenti in città come il centro sociale “GERMINAL CIMARELLI”, il laboratorio sociale “BLOG-LGC”, organizzazioni studentesche come l’”UDS-Unione Degli Studenti”, la cooperativa sociale “LAB. IL BICICLARIO”, l’associazione “ISOLA-COLOMBIA”, settori organizzati della tifoseria “QUELLI DELLA EST”, autorganizzazione sindacale come la confederazione “COBAS-Comitati di Base” organizzazioni politiche comuniste ed anticapitaliste e tanti e tante altri/e militanti singoli/e.

Il comitato ha organizzato il 7 novembre 2020 un primo presidio “SE CI CHIUDETE CI PAGATE: REDDITO, CASA, SCUOLA E SANITA’” in piazza della repubblica. In collegamento con l’esperienza ternana, sono poi nate altre iniziative a Arrone e Sangemini.

TERNI SOLIDALE ha aderito al manifesto nazionale della SOCIETÀ DELLA CURA organizzando il 21 novembre un presidio sotto la Prefettura di Terni “NESSUNO SI SALVA DA SOLO-FUORI IL PROFITTO DALLA SALUTE”

Successivamente si è organizzata la SPESA SOLIDALE, iniziata a novembre, che oggi è alla sua 10 settimana continuativa e che attualmente riesce a distribuire a oltre 100 persone 50 cassette a settimana per altrettante persone o famiglie.

La spesa solidale si occupa della distribuzione (e la consegna a domicilio per i soggetti con disabilità) delle cassette alimentari e di mantenere rapporti con le persone con cui entra in contatto. Una volta alla settimana si tiene un’assemblea generale organizzativa.

Le cassette alimentari sono realizzate:

– in parte grazie alle donazioni all’IBAN IT70Q0760105138273704673711 intestato a Benedetta Calderigi con causale “spesa solidale” oppure tramite PAYPAL: [email protected]

– In parte con la raccolta presso i supermercati TODIS via di Vittorio 27 e Hurrà, via Brodolini 10b si stanno organizzando “CARRELLI SOLIDALI”

– in parte con i beni dei produttori locali anche con la volontà di favorire circuiti autorganizzati e alternativi alla grande distribuzione organizzata, alle multinazionali e ridare fiato alla filiera corta e locale.

Un ricordo particolare va al professor M.F. la cui compagna ha donato alla SPESA SOLIDALE i fondi raccolti dopo il funerale.

Per quanto riguarda invece il rapporto con le persone e con le famiglie beneficiarie della spesa, si sta strutturando un percorso di integrazione e coinvolgimento organizzativo cercando di favorire la partecipazione attiva alla lavorazione delle cassette nel giorno della consegna, che avviene tutti i venerdì dalle ore 15 presso il Centro Sociale Autogestito Germinal Cimarelli in via del Lanificio 29 (dietro il palazzone di viale B. Brin).

Oltre a questo primo importante momento di condivisione sono in fase di organizzazione:

-presso il laboratorio BLOB LGC di via Giovanni XXIII n.20 tutti i giorni previo appuntamento telefonico allo 0744 614768 (zona piazza della pace) e presso i COBAS SCUOLA in via F. Cesi 15A (vicino piscina CLT) il giovedì dalle 17,30 alle 19,00 (prenotazioni al 391 1061311) uno Sportello Sociale che si occupa, anche, attraverso l’ausilio di legali, delle pratiche legate alla richiesta dei vari Bonus (spesa e affitti) e offre supporto gratuito sulle questioni lavorative e abitative.

-momenti di riflessione e approfondimento, seminari su tematiche collegate alla sanità, all’ambiente e al mutualismo, alla scuola pubblica, reddito a partite con l’incontro del 14 gennaio “Fuori il profitto dalla salute” con Carlo Romagnoli dell’ISDE UMBRIA organizzato con l’UDS-Unione degli Studenti, iniziative che continuano il 2 febbraio “REDDITO PER TUTTI tra reddito di cittadinanza e reddito universale” con il docente dell’Università di Perugia Ugo Carlone.

– il Centralino del Comitato, telefono 328 3737162 che gestisce le varie richieste di aiuto.

Si sta cominciando inoltre di organizzare:

– una attività di inchiesta sociale, intervistando con dei questionari autoprodotti le persone e le famiglie che necessitano di aiuto per avere un quadro delle condizioni sociali ed economiche di determinati settori della popolazione della città, cosi da orientare, poi, il processo rivendicativo sulla base delle esigenze emerse con questo lavoro.

– assemblee di quartiere per costruire un processo di autorganizzazione e di democrazia diretta (a partire dai beneficiari della spesa solidale) in cui si decida senza meccanismi di delega e in forma orizzontale quali iniziative compiere e dove discutere dei problemi più pressanti.

Con queste pratiche e questa logica, il Comitato, sta cercando di costruire un metodo del mutualistico e conflittuale in città su alcune linee guida: autorganizzazione, inchiesta, radicamento territoriale, rivendicazioni su sanità, ambiente, reddito e istruzione.

La prospettiva è quella di rafforzarsi per diventare una forma di controllo popolare dei meccanismi decisionali dei governanti locali, le prime iniziativa hanno dato i primi frutti, soprattutto nel senso della ricostituzione di senso e di forme di comunità nel territorio con l’obiettivo di diffusione nei quartieri periferici dove il tessuto sociale appare sempre più sfibrato”.

Foto: TerniLife ©

 

 

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